Sulla Circum scatta il controllo “armato”

Dopo gli ultimi episodi di violenza rafforzato il piano per rendere più sicure le varie tratte ferroviarie. Primo bilancio

Contro i vandalismi è scattato oggi il piano di prevenzione nella stazioni della Circumvesuviana a Napoli ed in provincia. Una giornata-test in questo fine settimana con la messa in campo, tra il capoluogo campano e Sorrento, da parte dell’Azienda - l’Eav, l’Ente autonomo volturno - di una cinquantina di unità (compresa la Protezione civile) dedicate ai controlli anti-teppisti dopo i fatti del primo maggio scorso quando ci furono danneggiamenti ai treni con conseguenti ritardi e disservizi. La giornata incerta non sta determinando un flusso molto alto di viaggiatori anche se la linea verso la Penisola Sorrentina resta quella da tenere sotto maggior controllo. Oggi sono in esercizio 55 Etr con la presenza di squadre di manutenzione e pronto intervento concentrate presso gli impianti di Napoli Porta Nolana e San Giovanni. L’intervento dovrebbe essere ripetuto anche nei prossimi week-end.

In ogni caso nelle prime ore della mattina le principali stazioni della Circumvesuviana della provincia non hanno fatto registrare una massiccia presenza di viaggiatori fermi in attesa dei treni (oggi puntuali). È successo per i convogli diretti a Napoli ma anche per quelli in direzione Pompei e Sorrento. Viaggiatori più sicuri? Dipende dalle tratte. Sui convogli diretti verso il capoluogo, infatti, non si notano addetti alla sicurezza: «Sarebbe stato inutile - dice il controllore del treno diretto a Napoli che a Torre del Greco è arrivato alle 8.10 - Qui i problemi di ordine pubblico si verificano il pomeriggio, quando la massa di visitatori e bagnanti fa ritorno dalla Penisola Sorrentina». Lui non è stato tra gli addetti che ha dovuto lavorare nel «famigerato» primo maggio: «Per fortuna ero di riposo avendo lavorato il giorno del lunedì in Albis».

A Ercolano un uomo prende il direttissimo delle 8.23. Tre elettrotreni e ancora qualche posto a sedere: «Tutt’altra storia rispetto a mercoledì scorso - confessa Aldo, una passione per l’atletica leggera che lo porta in giro per la Campania e non solo - Il primo maggio sono rimasto bloccato a Castellammare di Stabia e con me in attesa c’erano centinaia di persone. Mai vista tanta gente accalcata in uno spazio tanto ristretto, nemmeno alla partenza di una maratona. Quelle che sono mancate quel giorno sono state le informazioni. La scorta armata? Può essere un deterrente ai teppisti, ma il problema sta nella carenza delle corse, nella scarsità di elementi utilizzati, nei ritardi e nelle condizioni a cui siamo costretti a viaggiare».

Vicino ad Aldo un turista lombardo che ha soggiornato a Ercolano e oggi visiterà con la famiglia (due figli e moglie) gli scavi di Pompei. Quando viene informato della decisione dei vertici Eav di prevedere la scorta nelle stazioni resta per un attimo senza parole. Poi chiede: «Ma sarà mica pericoloso?». Qualcuno prova a rassicurarlo, qualcun’altro gli racconta che il primo maggio è rimasto bloccato un ministro, quello per i Beni Culturali, costretto a chiedere un passaggio per arrivare nell’area archeologica di Pompei.