Sulla Cilentana riaperta resta l’incubo delle frane

Da Agropoli a Policastro Bussentino numerosi i tratti con l’asfalto a pezzi Altri lavori di manutenzione porteranno alla circolazione a senso alternato

PRIGNANO CILENTO. Dopo oltre tre anni la strada provinciale 430 è stata riaperta al traffico nel tratto tra Agropoli e Prignano Cilento, ma i disagi restano. In numerosi altri punti, la strada delle vacanze che congiunge Capaccio con Policastro Bussentino, lungo i suoi circa 70 chilometri si presenta contrassegnata da una serie di frane e dislivelli che la rendono molto pericolosa.

Ad Agropoli, nei pressi dello svincolo nord, la corsia lato mare è gravemente compromessa: presenta il manto stradale con lesioni fino a 30 centimetri di ampiezza; per diverse decine di metri ci sono avvallamenti, che risultano pericolosi specie per i motociclisti. Nel tratto tra Vallo della Lucania e Ceraso non va meglio: dopo la galleria, sul lato destro, il manto stradale è parzialmente crollato e vige da mesi un restringimento di carreggiata. Tra Futani e Foria di Centola sono presenti due frane: è crollata parte della carreggiata lato valle; mentre dall’altro lato è venuta giù un pezzo di collinetta. Il tratto viario fino al confine con Maratea presenta dislivelli su ambo le corsie e manca l’asfalto drenante; per la verità in alcuni punti l’asfalto è completamente assente, come nel tratto Prignano-Omignano.

Ma non finisce qui: la Provinciale in questione non è stata neppure riaperta che a breve torneranno i disagi, al fine di compiere lavori di manutenzione preventiva. Tali operazioni porteranno a chiudere alcuni tratti oppure a stabilire la circolazione a senso alternato.

A spiegare quali sono i punti interessati è il dirigente provinciale per viabilità e infrastrutture, Domenico Ranesi: «Si interverrà presso il viadotto “Agropoli” dove sarà fatta una palificata, il viadotto “Buonconte” nei pressi della diga Alento, quindi sarà compiuto un intervento sulla frana nei pressi della galleria, a Vallo della Lucania». Non dimentichiamo poi la mancata risoluzione della frana, quasi trentennale, di Rizzico, a Pisciotta, o i lavori ormai bloccati da mesi sulla Fondovalle Calore (in quest’ultimo caso la ripresa è stata annunciata a breve).

Non va meglio nel Cilento interno dove le strade interdette o in pessime condizioni non si contano più. Giusto per fare un paio di esempi: l’ex Statale 267 che da Agropoli conduce a Pollica o le diverse arterie che conducono a Magliano Vetere, passando per Capaccio, Giungano, Trentinara, Monteforte per poi giungere a Laurino-Piaggine.

Andrea Passaro

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