«Sull’emergenza migranti ho chiesto aiuto a Salvini» 

Pessolano: «Non sono razzista, quell’agriturismo non è adatto all’accoglienza» Il leader della Lega ha chiamato il sindaco e invierà i rappresentanti provinciali

AULETTA. Nuova presa di posizione del sindaco di Auletta, Pietro Pessolano, sulla vicenda dei migranti ospitati nell’ex agriturismo di Lontrano: il primo cittadino stavolta ha inviato una lettera al segretario della Lega, Matteo Salvini, che a stretto giro gli ha risposto con una telefonata. «Ringrazio il segretario della Lega – ha dichiarato Pessolano – che ha preso in considerazione la mia lettera e mi ha detto che in settimana arriveranno i suoi rappresentanti provinciali, sono note le sue battaglie che potrebbero combinarsi con la mia». I rappresentanti di Salvini, come da conversazione telefonica, arriveranno ad Auletta probabilmente giovedì prossimo.
Nella lettera il primo cittadino aveva anche fatto riferimento a eventuali sue dimissioni. «Non ho mai votato per la Lega – tiene a precisare Pessolano – e non penso di essere servo di nessuno, Auletta è il paese dell’ospitalità e dell’accoglienza, l’ho detto più volte e lo ribadisco: non sono razzista, ho fatto il sindacalista e ancora difendo i più deboli». La questione centrale per il sindaco rimane l’idoneità o meno della struttura in merito all’accoglienza dei migranti, soprattutto dei più piccoli. «Le attività si stanno svolgendo in una struttura che non può ospitare un numero così elevato di persone, dove ci sono bambini, la mia preoccupazione sono soprattutto i bambini».
La struttura ricettiva “Agriturismo Lontrano” era stata autorizzata il 18 maggio 1999 con disponibilità per dieci posti letto in cinque camere al primo piano della struttura. Il sindaco aveva anche emesso ordinanza di sospensione temporanea dell’autorizzazione sanitaria alla struttura che dal 29 giugno scorso ospita trenta migranti. da notificare fra gli altri al proprietario della struttura, Maioli Castriota Scanderbech Francesco d’Assisi, e al responsabile della cooperativa sociale Namastè presso l’Agriturismo Lontrano, gestore dell’accoglienza. «I posti letto nel numero di dieci citati nella notifica del sindaco – aveva dichiarato Enzo Faenza, coordinatore e responsabile della cooperativa Namastè – si riferiscono all’attività della struttura come agriturismo, in realtà, le camere da letto hanno misure che variano dai 23 ai 26 metri quadrati con bagno interno, aria condizionata e frigobar. Ogni stanza, peraltro, ospita nuclei familiari con bambini piccoli. In una stanza addirittura vive una madre con un bambino».
Il primo cittadino sulla questione migranti nell’ex agriturismo, ha fatto richiesta di un incontro in prefettura. «Da tre mesi ho chiesto d’incontrare il prefetto – spiega con rammarico Pessolano - ma non ho saputo niente, non ho ricevuto alcuna risposta».
Lucia Giallorenzo
©RIPRODUZIONE RISERVATA.