«Sull’affidamento alla Soget indaghi la Procura»

Un esposto chiede di verificare l’assegnazione del servizio a Salerno e in altri Comuni della provincia

La vicenda Soget finisce sul tavolo della Procura della Repubblica di Salerno: a chiedere un’indagine della magistratura è il responsabile salernitano del Movimento Difesa del Cittadino, Carlo Pirfo, convinto che nelle procedure di affidamento del servizio di accertamento e riscossione alla società siano stati commessi reati penalmente rilevanti. «La Soget – spiega il legale dell’associazione – non ha più i requisiti per svolgere attività di accertamento e riscossione dei tributi, in virtù di una sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione, depositata nello scorso mese di ottobre. Vogliamo quindi che la magistratura indaghi sugli affidamenti non solo da parte del Comune di Salerno, ma anche di tutti gli altri enti della provincia, per perseguire le eventuali violazioni».

La legge obbliga gli enti appaltanti a verificare che il soggetto aggiudicatario della gara possegga i requisiti previsti della legge. Il che avviene, solitamente, attraverso la richiesta di una “autocertificazione” attestante l’inesistenza di cause ostative e il possesso delle credenziali di legge. «Nel caso concreto – spiega l’avvocato Pirfo – o i Comuni non hanno richiesto la documentazione imposta dalla legge, oppure la Soget ha attestato il falso, dal momento che, anche prima della sentenza 24468/13 della Cassazione, vi erano già pronunce del Tribunale amministrativo regionale e del Consiglio di Stato che precludevano alla Soget la partecipazione a queste gare».

In una ipotesi o nell’altra – questo in sostanza il ragionamento dei legali di Mdc, che ieri hanno depositato l’esposto in Procura – è stata violata la legge: per questo alla magistratura penale gli avvocati chiedono di accertare le eventuali responsabilità. L’esposto è stato trasmesso anche al Ministero delle Finanze e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

La vicenda richiamata dalla denuncia del Movimento Difesa del Cittadino nasce in Puglia: nel 2010 il Comune di Oria, a seguito di gravi irregolarità, delibera la revoca dell’affidamento del servizio di riscossione inizialmente assegnato alla Soget. La risoluzione del rapporto avviene con una transazione bonaria tra le parti. Un anno dopo anche il Comune di Taranto affida alla Soget (risultata vincitrice di un apposito bando di gara) il medesimo servizio ma, venuto a conoscenza dei fatti di Orio, revoca l’affidamento e procede allo scorrimento della graduatoria. La Soget presenta ricorso al Tar che però accoglie la tesi del Comune di Taranto stabilendo la legittimità del suo operato e riconoscendo il venir meno dei requisiti di legge in capo alla Soget. Il Consiglio di Stato omologa la pronuncia del Tar.

La Corte di Cassazione, nella sentenza depositata il 30 ottobre scorso, pone la parola fine riconoscendo la piena legittimità degli atti compiuti dalla giunta tarantina. (r.f.)

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