«Sull’Acse deve indagare l’Antitrust»

Scafati, un esposto di Fdi sulle nuove competenze attribuite alla società partecipata del Comune

SCAFATI. Affidamenti in house all’Acse: il gruppo consiliare di Fdi invia un esposto all’Antitrust per segnalare una presunta procedura illegittima.

Dai banchi dell’opposizione, la denuncia inviata all’autorità garante della concorrenza e del mercato ad opera dei consiglieri di Fratelli d’Italia Cristoforo Salvati, Mario Santocchio e Angelo Matrone.

Oggetto dell’esposto i servizi affidati alla società partecipata Acse mediante le delibere approvate nel corso della seduta di consiglio comunale dello scorso 8 gennaio relative alla gestione del servizio di verifica degli impianti termici esistenti sul territorio scafatese, all’affidamento del servizio di gestione di parcheggi pubblici a pagamento, ai servizi per la raccolta integrata dei rifiuti solidi urbani e alla concessione del servizio pubblico locale di rilevanza economica del cimitero.

«Tali servizi di rilevanza economica – si legge nella missiva/denuncia del gruppo Fdi - venivano affidati alla società a totale partecipazione dell’ente Acse in house-providing, in mancanza di un parere preventivo da parte della vostra suprema autorità che legittimasse l’eccezionalità della procedura. Difatti, pur essendo necessaria un’indagine di mercato per verificare l’utilità del ricorso a tale procedura straordinaria e pur essendo necessario il vostro parere che perfezionasse il vantaggio economico per l’ente affidatario, il Comune ha disatteso tale iter amministrativo».

Già nel corso del consesso civico il consigliere Salvati, nel suo intervento, aveva sottolineato alla segretaria generale Immacolata Di Saia la necessità di un parere preventivo dell’Antitrust, nel rispetto delle procedure, pur specificando che la posizione del gruppo Fratelli d’Italia non fosse contraria agli affidamenti in house all’Acse. Ora il gruppo consiliare ha deciso di procedere inoltrando un esposto all’autorità di vigilanza e di attenderne il riscontro per fare luce sulla questione.

«I sottoscritti consiglieri comunali segnalano tale incongruenza procedurale – concludono - e richiedono il vostro parere circa la possibilità di procedere giuridicamente per l’eventuale revoca-annullamento delle suddette deliberazioni».

La questione, di per sé già particolarmente delicata, avrà sicuramente strascichi polemici. Si attende una replica dell’amministrazione.

Maria Rosaria Vitiello

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