Sul palco del Forte La Carnale i suoni darkwave dei Neon

Sabato 4 maggio il concerto-evento della band cult tra gli anni Ottanta e Novanta A Salerno l’unica data italiana, una grande occasione per i nostalgici del genere

SALERNO. Sopravvissuti all'incrinarsi dell’onda cavalcata negli anni Ottanta, senza aver mutuato il proprio tratto sonoro in linguaggi buoni per il manistream, i Neon suoneranno in città per un’unica data italiana, sabato 4 maggio (ore 22,30) al Forte La Carnale, per un evento ideato e promosso da “Aut Aut” di Raffaele Orilio e Toto Valitutti.

Già fremono i nostalgici dei suoni darkwave, dell'era post-punk italiana che in quel periodo si è stagliata sul fondo di un'Italia tutta pailettes, in pieno boom economico. La scena era quella fiorentina, prima culla e poi roccaforte di quelle sonorità così decadenti che hanno poi contraddistinto band come i Litifba e i Diaframma di Fiumani. Nemmeno Salerno è rimasta estranea a quella ventata di innovazione che ha fatto emergere all’epoca realtà come i Daisy, precorritrici di band, sopraggiunte dopo, quali i Nude.

E sarà proprio il front-man dei Nude, Tommy Box - Tommaso Capuano al secolo - ad aprire la serata con un suo nuovo progetto che è quello dei Costume, per cui lo affiancherà sul palco Marco “Mauss” Cozza (sequencer, groovebox anni ‘90, programming, voce secondaria). Il duo synthpop presenterà al pubblico Empire State Neon, pubblicato nel 2012: una raccolta di brani remixati realizzati per Donna Destri & Steven Jones. Il disco segue "Faberooni", il loro primo lavoro discografico, un Ep composto da 6 tracce con media dei Bpm non inferiore ai 130, a fare da sottofondo ai testi.

Seguirà l'attesa performance della cult band dei Neon che proporrà una corsa incessante sui binari della dark wave. Intorno alllo zoccolo duro del gruppo, rappresentato dal front-man Marcello Michelotti (voce e synth), e da Piero Balleggi – rientrato nel 2008 dopo la sua fuoriuscita dalla band, negli anni '80 – si raccoglieranno sul palco: Nardo Lunardi alla chitarra e Leo Martera alla batteria. Troppo massimalisti per sopravvivere nel circuito musicale, i Neon hanno avuto il loro periodo gold tra l'80 ed il '90 ovvero nell'arco di un decennio esatto. Hanno raggiunto l'apice con la pubblicazione di “Rituals”, nel 1985, sebbene avessero già raccolto consensi grazie ad un paio di Ep. Tra l'87 e l'89 diedero alla luce la trilogia “Crime Of Passion” e poi fu il silenzio. Le ultime esibizioni live non hanno ancora portato ad un nuovo progetto ma Michelotti pare abbia detto di avere un bel po' di materiale inedito da parte. Dopo il concerto è prevista una selezione musicale a cura di Piero Balleggi e Skillahar.

Alessandra De Vita

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