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Suicida per lavoro, chiesa gremita

Ieri l’addio al 60enne disoccupato: in prima fila anche il sindaco

CAMEROTA. Una folla commossa ha seguito ieri pomeriggio i funerali dell’operaio di 60 anni suicidatosi martedì mattina, sotto la tettoia dell’abitazione in cui viveva a Camerota capoluogo. L’uomo non ce la faceva più ad andare avanti con il poco lavoro e non aveva digerito la fine della relazione con una donna con la quale aveva avuto una bambina.

Una figlia verso la quale si sentiva responsabile, soprattutto dal punto di vista economico, e che aveva paura di non poter più vedere o aiutare. Le esequie si sono svolte presso la chiesa di San Marco, nella frazione Licusati. Centinaia le persone che hanno deciso di partecipare al rito officiato dal parroco di Licusati don Antonio Toriello e dal parroco di Camerota don Andrea Sorrentino. Una cerimonia molto sentita e partercipata.

In prima fila c’erano i familiari, poi una folla commossa. Seduto tra i banchi della chiesa anche il sindaco di Camerota Antonio Romano e altri rappresentati del consiglio comunale. Durante l’omelia, don Antonio si è rivolto alla famiglia indicando il ricorso alla fede ed alla preghiera per superare questo triste momento.

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