«Sui buoni libro Alfieri deve spiegazioni»

Agropoli: dopo la protesta dei genitori arriva la presa di posizione di Sinistra e libertà

AGROPOLI. «E’ inconcepibile e inaccettabile gravare delle spese per l’acquisto dei libri, le famiglie che mai, come in questo momento storico, hanno difficoltà ad arrivare a fine mese». Aldo Romano, segretario cittadino di Sinistra ecologia e libertà, interviene duramente criticando duramente le nuove modalità di rimborso dei testi scolastici per le scuole elementari adottate dal Comune di Agropoli.

«Ognuno, come recita l’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – dice Romano – ha diritto ad un’istruzione e la stessa deve essere gratuita, almeno a livelli elementari e fondamentali. Anche gli stati membri dell’Onu nel 1948, con l’art. 26, hanno stabilito che bisogna garantire il diritto all'istruzione, che deve essere gratuita e obbligatoria almeno ai livelli fondamentali».

«La regione Campania inoltre – continua il segretario di Sel – con la legge numero 4 del 2005 ritiene sia necessario rendere più agevole l’accesso allo studio a coloro che ne sono impediti da ostacoli di ordine economico, sociale e culturale».

Continua quindi nella sua analisi il rappresentante di Sel: «Non so se tutto questo sia stato recepito dall’amministrazione in carica. In campagna elettorale ho sempre ascoltato che l’ente era solido dal punto di vista finanziario, e poi oggi vedo gli stessi politicanti a studiare sistemi scellerati pur di non anticipare 31 mila euro».

«Questo nuovo sistema – conclude Romano – fa comprendere che l’esecutivo non ha provveduto a pianificare, in tempo, i costi da sostenere per il rimborso dei libri, per questo motivo ha pensato di far anticipare la spesa alle famiglie, che poi saranno costrette ad una via crucis verso gli uffici comunali per ottenere i rimborsi».

Quindi arriva la conclusione del ragionamento di Romano: «Mi chiedo quale spesa sia stata considerata più importante da sostenere rispetto a quella per l’istruzione. Sel, a tal proposito, chiederà formalmente al sindaco Alfieri, di rivedere la procedura al fine di consentire alle famiglie, soprattutto alle più indigenti, un inizio di anno scolastico all’insegna della serenità».

La questione sta creando polemiche.

Andrea Passaro

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