inquinamento

Subito le nuove centraline per combattere lo smog

Nuove centraline fisse o controlli mirati con apparecchiature mobili. Francesco Scarfò si appresta a chiedere all’Arpac un maggiore e migliore monitoraggio anti inquinamento. L’assessore all’Ambiente...

Nuove centraline fisse o controlli mirati con apparecchiature mobili. Francesco Scarfò si appresta a chiedere all’Arpac un maggiore e migliore monitoraggio anti inquinamento. L’assessore all’Ambiente incontrerà i funzionari dell’Agenzia regionale per fare un punto della situazione e programmare strategie.

«Nella programmazione dei prossimi mesi – ha detto – chiederemo all’Arpac un rilevamento più puntuale degli inquinanti atmosferici. In particolare, l’attivazione di ulteriori centraline fisse o rilievi periodici con centraline mobili perché i dati attuali potrebbero essere falsati dalla vicinanza con il casello autostradale. Tra le misure previste, inoltre, la prima a entrare in vigore sarà l’estensione della zona a traffico limitato». Un intervento tampone, che è stato escluso nei giorni del picco nocerino per «evitare il rischio revoca come è avvenuto a Napoli». Scarfò ha tenuto a precisare che «l’amministrazione è attenta al problema ed è a conoscenza dei dati sulle polveri sottili». Anche nei giorni in cui il sito dell’Arpac è stato fuori uso, l’esponente del Pd si è tenuto costantemente informato sull’andamento dell’inquinamento. L’assessore ha infatti elencato i dati degli ultimi giorni per quanto riguarda il valore del PM10: «È sceso sempre sotto il livello di soglia, tranne che il primo gennaio. Eravamo sotto la soglia il 31 dicembre, come il 2, 3 e 4 gennaio». Lo sforamento di Capodanno è forse dovuto ai fuochi artificiali. In generale, si tratta di «un dato ampiamente sotto i livelli di allarme», ha aggiunto l’amministratore pubblico.

Il delegato della giunta Torquato guarda però anche agli altri comuni, perché la centralina di via Nola è l’unica in funzione a Nocera e nell’Agro: «Si dovrebbero studiare misure a livello comprensoriale, non solo a Nocera». Il traffico su via Nazionale, per esempio, è congestionato anche dai veicoli provenienti da Pagani e da Nocera Superiore, piuttosto che dall’area interna. Insomma, bisogna fare sinergia. I sindaci dovrebbero seriamente confrontarsi per un’azione comune in difesa dell’ambiente. Secondo l’ingegnere, comunque, «più che i veicoli, il problema è rappresentato dai riscaldamenti». Ma ad incidere sulla centralina nocerina potrebbero essere pure le fabbriche del circondario: «I fumi potrebbero arrivare pure da aziende che si trovano a sei chilometri in linea d’aria». Intanto, buone notizie si registrano per gli altri inquinanti. «Siamo abbondantemente sotto le soglie limite ammesse per gli altri agenti: biossido di azoto, monossido di carbonio, ozono, benzene, biossido di zolfo», ha detto Scarfò.

(s. d’a.)

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