«Subito il commissario per il termovalorizzatore»

«Subito il commissario di Governo per il termovalorizzatore di Salerno». A chiederlo, ancora una volta, è Palazzo Sant’Agostino. «Di rinvio in rinvio – ha sottolineato l’assessore provinciale all’Ambi...

«Subito il commissario di Governo per il termovalorizzatore di Salerno». A chiederlo, ancora una volta, è Palazzo Sant’Agostino. «Di rinvio in rinvio – ha sottolineato l’assessore provinciale all’Ambiente, Adriano Bellacosa – tra un po’ saremo alla fine dell’anno. Il ministro Orlando lo aveva promesso già prima dell’estate. Con l’impianto in funzione – ha sostenuto – potremmo bruciare le eco balle e ridurre la spesa, considerato che non ci danno i fondi che ci spettano per la ricomposizione ambientale delle discariche».

Bellacosa si riferisce ai circa 63 milioni di euro che l’ex struttura commissariale di Governo per l’emergenza rifiuti in Campania deve dare ai Consorzi di Bacino (e ora, dopo l’acquisizione, alla Provincia di Salerno) per la gestione delle discariche nel periodo emergenziale. «Soldi – ha ricordato l’esponente della giunta Iannone – che sono stati certificati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ma che non ci vengono erogati». Per ottenere questo credito, da tempo Palazzo Sant’Agostino ha dato mandato ai suoi legali di procedere con un decreto ingiuntivo nei confronti della Presidenza del Consiglio.

Un’azione legale, annunciata mesi fa, ma ancora non conclusa. «Abbiamo incontrato delle difficoltà – ha ammesso l’assessore provinciale – ma noi le carte che attestano che dobbiamo avere quei soldi le abbiamo presentate». Un discorso, quello legato ai fondi, che Bellacosa ha esposto anche alle organizzazioni sindacali, convocate ieri mattina nel salone Bottiglieri della Provincia, per fare il punto della situazione sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Presenti i vertici dei Consorzi di Bacino, di Ecoambiente e del settore Ambiente, con l’ingegnere Giuseppe D’Acunzi. «Abbiamo adottato la delibera sugli Ato e gli Sto – ha ripetuto Bellacosa – ma Comuni, Regione e Governo non hanno ancora risposto». (m.a.c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA