«Subito i soldi dei canoni di depurazione»

Scafati, Raviotta attacca duramente la Gori. Solo pochissimi utenti hanno usufruito del conguaglio

SCAFATI. Rimborsi dei canoni di depurazione: dopo due anni è ancora quasi tutto fermo. Il Cotucit lancia un ultimatum alla Gori.

La società che si occupa della gestione delle risorse idriche nei comuni dell’area vesuviana, deve restituire i canoni della depurazione per le annualità 2004-2008 agli utenti scafatesi. La sentenza della Corte Costituzionale n. 333/2008 ha stabilito che il canone non fosse dovuto perché il territorio comunale è sprovvisto di servizi di depurazione. Di fatto, ha riconosciuto la legittimità della richiesta del Cotucit e posto fine al lungo contenzioso. Già nel 2009 il Cotucit ha inviato un sollecito al Comune per la restituzione dei canoni di depurazione indebitamente richiesti ai cittadini per le annualità 1994-2003 ed uno alla Gori per le annualità 2004-2008. Poi, con la delibera n. 6 del 2 agosto 2011 l’Ato ha stabilito che vengano liquidati i rimborsi dei canoni di depurazione ingiustamente pagati e stilato l’elenco dei 78 comuni che hanno diritto ai rimborsi da parte della Gori. Ma da allora, trascorsi ormai due anni, ben poco è accaduto.

La Gori quasi non accenna a prendere iniziative in tal senso e molti contribuenti (sono circa 15000 utenti soltanto nel territorio scafatese) si sono rivolti al Cotucit sollecitandone i vertici affinché intervenissero in merito all’annosa questione, che hanno seguito fin dall’inizio.

«Siamo pronti a dare battaglia per tutelare gli utenti - dichiara il presidente Michele Raviotta -. La Gori deve procedere ai rimborsi altrimenti si procederà con i decreti ingiuntivi e a quel punto chiederemo gli interessi e il rimborso in denaro, non più attraverso la compensazione». Ancora: «La Gori ha stabilito da tempo per ogni utente quale sia l’importo del rimborso. Perché non si procede? A marzo e giugno 2013 solo pochissimi utenti hanno avuto la compensazione». L’aut aut di Raviotta: «Il rimborso è un obbligo di legge, un atto dovuto, non un piacere che la Gori concede ai cittadini. Se alla prossima bolletta dell’acqua, quella di ottobre, non ci sarà la compensazione anche per gli altri utenti scafatesi, faremo ricorso. I cittadini stanno continuando a pagare pur avendo diritto ai rimborsi e questo non è giusto».

Infine: «Tra l’altro, noi abbiamo fatto causa per non avere più calcoli forfettari sulla bolletta e pagare sui consumi effettivi».

Maria Rosaria Vitiello

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