Sub di 29 anni muore durante un’immersione

La tragedia a Scalea, in Calabria. Vittima Valerio Nunziata di Palma Campania, ma di madre sarnese. Il ragazzo sabato mattina si è immerso in una grotta a sedici metri di profonditá nel mare insieme a un suo amico che poi ha dato l'allarme. I soccorritori hanno ritrovato il corpo di Nunziata domenica sera

• SARNO. Era disperso da ormai oltre un giorno Valerio Nunziata, 29 anni, giovane sub di Palma Campania, ma di madre sarnese. Alla fine, nella serata di ieri, il corpo è stato individuato in fondo a una grotta.

• La tragedia si è consumata a Scalea, in Calabria, dove il ragazzo era solito andare per la sua grande passione per le immersioni al punto da prendervi, insieme ai familiari, anche una casa. Sabato mattina, in compagnia di due amici, Nunziata si è recato in barca presso l’Isola di Dino, una zona ricca di grotte, anche inesplorate, e dai fondali melmosi. Il 29enne diPalma Campania, insieme ad un amico, si è immerso per esplorare le grotte, dotate anche con prese d’aria. Il terzo componente della spedizione era rimasto in superficie, sulla piccola barca, in attesa del ritorno dei due compagni di avventura.

• Dopo circa mezzora, l’altro sub, fatta una breve ricerca, accortosi di aver perso le tracce di Valerio Nunziata, è riemerso e ha dato l’allarme e, poi, è stato trasportato all’ospedale per un rischio embolia. In pratica, a causa proprio della melma presente nelle acque al largo dell’Isola di Dino, i due sub avrebbero perso l’orientamento, ma mentre uno è riuscito a riemergere, dell’altro non si ha traccia.

• La speranza era proprio quella che il giovane fosse riemerso fuori zona per la perdita di riferimenti. Alle operazioni di ricerca stavano partecipando squadre specializzate di speleosub dei vigili del fuoco provenienti dai comandi di Vicenza, Roma e Napoli. Le ricerche erano state rese difficoltose proprio dalle acque torbide e le squadre di salvataggio sono state costrette a immergersi ogni tre ore perché, ad ogni tentativo, la visibilitá si affievoliva sempre di più.

• Nunziata era ingegnere elettronico e da due anni coltivava la passione per le immersioni. Sul posto dove si è consumata la tragedia c’erano anche i genitori, scesi per un week end. La madre è sarnese, appartenente alla famiglia Annunziata, molto conosciuta nel rione Borgo, dove uno zio ha il salone di barbiere, mentre un altro lavora come infermiere all’ospedale "Martiri del Villa Malta". Altri parenti gestiscono il noto bar Mamino, riferimento della zona.

• Appresa la notizia delle ricerche vane, fin dal mattino di ieri, i parenti si sono incamminati alla volta di Scalea per dare sostegno ai familiari, seguendo da vicino tutte le operazioni di soccorso e la complessitá delle stesse. La speranza di tutti era che il giovane sub si potesse essere salvato. Ma purtroppo non è stato così. La conferma di un presagio che cresceva col passare delle ore è arrivata ieri sera quando Nunziata è stato trovato morto in fondo ad una grotta dagli spelosub dei vigili del fuoco. Il corpo dell’ingenere 29enne era in fondo ad una cavitá lunga 120 metri, ad una profonditá di 16 metri sotto il livello del mare.
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