Su Fb e nelle strade il ricordo delle vittime

Striscioni e post per Luigi, Daniele, Giovanni e Nicola. La parrocchia dedica loro un torneo di calcio

SASSANO. "Non muore mai chi vive nel cuore di chi resta": è questa la frase che si ripete ovunque nella frazione Silla di Sassano a due giorni dall’ultimo saluto a Luigi, Daniele, Giovanni e Nicola, i quattro ragazzi che hanno perso la vita nel pomeriggio di domenica. Sulle pagine Facebook, tra gli amici delle giovani vittime e tra la gente, infatti, sono tanti i pensieri e le frasi nel ricordo dei quattro angeli a cui è stata strappata troppo prematuramente la vita.

Lo sport ed il calcio in particolare, era la passione che accomunava i quattro amici che spesso si riunivano tutti insieme per una partita. In loro ricordo e per far rivivere quella passione che era innata e che univa i quattro ragazzi, è in cantiere nella Parrocchia-Santuario del “Cuore Immacolato di Maria” di Varco Notar Ercole a Sassano, un torneo. L’iniziativa del parroco don Carmine Tropiano, insieme al gruppo giovani della parrocchia, vedrà coinvolti oltre ai tanti ragazzi della comunità del piccolo centro valdianese, anche le autorità civili e militari del territorio.

La tragica e prematura scomparsa di Daniele, Luigi, Giovanni e Nicola, ha lasciato nei cuori dell’intera comunità sassanese tanto dolore, rabbia ed incredulità. Dopo il monito del vescovo della diocesi di Teggiano – Policastro, monsignor Antonio De Luca, a costruire modelli educativi ai quali i giovani possono far riferimento, si pensa a far nascere iniziative volte a sensibilizzare e ad educare i ragazzi ad un forte senso di responsabilità ed evitare tragedie come quella che ha colpito le famiglie Paciello e Femminella. Per poter fare questo è necessaria, però, la collaborazione degli adulti, dei prelati, dei genitori e delle istituzioni. Proposte educative, insomma che permetteranno di interagire coi giovani ed ascoltarli, capendo i loro problemi.

Intanto, a due giorni dai funerali, nel paese delle orchidee è ancora dolore, si pensa ai genitori delle vittime che dopo tanti sacrifici fatti per i propri figli li hanno persi per sempre. Si pensa a Lina e a Cono, che hanno visto morire davanti ai loro occhi Giovanni e Nicola: quest’ultimo agonizzante ha chiamato la mamma. Nicola e Giovanni, il tesoro più grande per i loro genitori, non ci sono più. Un pensiero va a Pina e Francesco che tornati tra le mura di casa si trovano a piangere un figlio morto per mano di Gianni, primogenito della coppia. Si parla di Maria, Michele e Giovanni, i genitori ed il fratello di Daniele che vivono nel ricordo del loro angelo.(e.c.)

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