Stupro Cetara, il legale dell'ex maestra:"Non è vero che plagiò la ragazza"

Nuovi sviluppi nella vicenda della ragazzina di Cetara vittima di abusi sessuali da parte del padre, del fratello e di un vicino di casa. Sono in arrivo, infatti, denunce per diffamazione e calunnia. Ad annunciarlo è il legale dell'ex maestra dell'adolescente

CETARA. Nuovi sviluppi nella vicenda della ragazzina di Cetara vittima di abusi sessuali da parte del padre, del fratello e di un vicino di casa. Con queste accuse lo scorso 27 gennaio tre persone sono state arrestate. Sono in arrivo, infatti, denunce per diffamazione e calunnia.

Ad annunciarlo è il legale dell'ex affidataria della ragazzina di 14 anni, che per sette anni sarebbe stata vittima di violenze. L'avvocato Gianluca D'Aiuto ha infatti smentito categoricamente la notizia, apparsa nei giorni scorsi su alcuni organi d'informazione, secondo cui la madre della quattordicenne, in una memoria difensiva, avrebbe accusato l'ex maestra ed ex affidataria dell'adolescente di Cetara, di aver plagiato la figlia per spingerla ad accusare la sua famiglia.

"La mia assistita - spiega l'avvocato D'Aiuto - non ha nulla a che vedere con le accuse fatte dalla madre. La storia della mia assistita è quella di una persona che, individuata dalle istituzioni competenti, ha accettato non senza fatica l'impegno dell'affidamento temporaneo della minore, per la quale risultava essere "l'unico riferimento morale ed affettivo".

L'affidamento, ha ancora spiegato il legale della donna, si è protratto un anno a causa "degli imprevedibili sviluppi degli avvenimenti", ma già a fine novembre l'ex maestra della ragazzina aveva espresso alle istituzioni la difficoltà a continuare un affidamento che diventava sempre più problematico per la delicatezza della situazione, accettando il prolungamento della custodia fino al 26 gennaio scorso solo in seguito all'invito degli organi preposti e al senso di responsabilità.

"Va oltretutto precisato - ha concluso D'Aiuto - che le notizie riportate dagli organi di stampa e di informazione trovano una clamorosa smentita nello stesso materiale probatorio già in possesso dell'organo inquirente, materiale che è stato ritenuto sufficiente dal giudice per le indagini preliminari, per l'emissione delle ordinanze cautelari nei confronti di alcuni dei soggetti indagati". Il legale dell'ex affidataria ha quindi annunciato la presentazione di denuncia per diffamazione e calunnia nei confronti di "tutti coloro che l'autorità giudiziaria riterrà perseguibili per tali reati".