LA VIOLENZA

Stuprata in ospedale a Chieti da un altro paziente

La tragica storia di una trentenne anoressica

CHIETI - Stuprata in un letto della clinica a Chieti. È la terribile storia che ha avuto come vittima una paziente, ora di 32 anni. La vicenda, che risale al giugno del 2013 e mai emersa in precedenza, arriverà lunedì prossimo davanti al Tribunale di Chieti.

L’imputato è l’italo-argentino A.M., 47 anni, alla spalle una marea di precedenti penali: anche lui, all’epoca dei fatti, era ricoverato per motivi di salute nella struttura teatina, dove si trovava ai domiciliari. L’uomo è accusato di una sfilza di reati, tra cui violenza sessuale, violenza privata, evasione e furto. Sul caso ha indagato la Squadra mobile di Chieti.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, lo stupro avviene il 2 giugno di quattro anni fa. A subirlo è una giovane da due mesi e mezzo in clinica per problemi di anoressia. Dopo qualche giorno dal ricovero, la ragazza conosce un altro paziente, A.M.. Tra loro nasce un rapporto di amicizia.

Poi una maledetta sera del 2 giugno Francesca, nome di fantasia, secondo la denuncia, scende nella hall dell’albergo e incontra Antonio. L’uomo le offre un caffè, quindi la ragazza torna in stanza. Poco dopo la giovane riceve una chiamata da A.M., che la invita a raggiungerlo nella sua camera da letto. Non appena Francesca entra in stanza, lui le tappa la bocca e la trascina sul letto, dove la violenta.