La fermata a Sala Consilina

SALA CONSILINA

Studenti lasciati a piedi dal bus per l’università

L’azienda che gestisce il servizio nel Diano non ha effettuato la corsa delle 8.30 «Non c’è stato alcun preavviso, c’è stato chi ha rischiato di saltare un esame»

SALA CONSILINA. Prima in piedi, ora a piedi. Ha subìto un’involuzione la situazione del trasporto in autobus degli studenti universitari del Vallo di Diano che frequentano l’ateneo di Fisciano. Ieri mattina infatti decine di studenti sono rimasti appiedati perché l’autobus che avrebbe dovuto farli arrivare a Fisciano alle 8,30 non è mai passato. A essere colpiti dal disagio sono stati gli universitari che vivono nei comuni del versante est del Vallo di Diano, ossia quelli che si trovano lungo la fascia che va da Casalbuono a Polla e che comprende i comuni di Montesano sulla Marcellana, Padula, Sala Consilina ed Atena Lucana.
«Sul sito dell’azienda che gestisce il servizio di trasporto non c’era nessun avviso – ha spiegato uno degli studenti rimasti a piedi – e infatti stamattina c’erano molti ragazzi in attesa alle fermate. Eravamo convinti che il bus fosse in ritardo e solo dopo circa mezz’ora abbiamo scoperto che la corsa era stata soppressa senza alcun motivo». Tra gli studenti appiedati alcuni dovevano sostenere anche degli esami e sono stati costretti a raggiungere l’università con mezzi propri, altri invece hanno raggiunto Salerno dove poi hanno preso un altro bus diretto a Fisciano. «Purtroppo la voce si era già diffusa venerdì mattina, e chiedendo ad autisti e poi alla ditta stessa ho avuto conferma. Ma è comunque assurdo - ha detto un’altra studentessa - che le cose si dicano per “passa parola” senza uno straccio di avviso, ma che soprattutto per fare “ponte” si danneggi l’utenza in un giorno feriale e di regolare apertura dell’ateneo. Io stessa sono dovuta rimanere a casa nonostante avessi lezione oggi. Ridicolo e poco professionale».
Sulla vicenda è intervenuto anche il Codacons Vallo di Diano attraverso il responsabile territoriale, Roberto De Luca, che tra l’altro, essendo docente all’università di Salerno, utilizza anche lui il servizio di trasporto pubblico per raggiungere l’ateneo. «Un intero territorio è ostaggio di un sistema che ha poca considerazione del diritto alla salute, del diritto alla mobilità e dei diritti in genere. Oggi - ha scritto De Luca sulla sua pagina Facebook - è toccato ai nostri giovani studenti toccare con mano quanto sia difficile confrontarsi con questo soffocante sistema. Alcuni di loro in inutile attesa di un autobus che avrebbe dovuto portarli sul luogo di studio. Uno di loro avrebbe dovuto sostenere un esame. Ce lo dicessero, se ci stanno invitando alla fuga. I giovani farebbero ancora in tempo; e - forse - anche qualcuno non più giovane».

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