Studenti a caccia di illegalità

Commercio taroccato: le video-denunce degli allievi del liceo De Sanctis

SALERNO. A lezione di giornalismo civile. Per stanare e denunciare ogni forma di abusivismo, dal parcheggio al commercio taroccato. Con un obiettivo ben preciso: sperimentare come poter sensibilizzare un’opinione pubblica eterogenea sfruttando le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie.

Protagonisti del progetto “Monta la Legalità”, finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, un gruppo di alunni del liceo classico De Sanctis di Salerno, hanno dato vita a Urban, il primo programma televisivo d’inchieste e provocazioni satiriche, ideato e realizzato interamente da studenti della Campania. Armati di GoPro e telecamere nascoste, diciassette alunni tra i 14 e i 18 anni, hanno passato al setaccio la città per denunciare l’illegalità diffusa, partendo dall’analisi dei microcrimini più comunemente accettati anche dai più grandi. Spazio, allora, a sei video inchieste incentrate sui temi del parcheggio abusivo, dell’evasione sui mezzi pubblici (ticket non pagati) e nei negozi (dove spesso lo scontrino è un optional), dell’uso di droghe leggere tra i minori, della vendita di prodotti contraffatti e della sosta nelle aree parcheggio riservate ai disabili.

Qualche esempio: facendo irruzione nei negozi del centro storico di Salerno, Benedetta, Carmen e Leonardo hanno scoperto che solo tre attività commerciali su dieci rilasciano il regolare scontrino fiscale mentre Elisabetta, Rosaria, Giusy, Lorenza, Gianmaria e Chiara hanno intercettato un gruppo di parcheggiatori abusivi proprio davanti al comando della polizia municipale salernitana. E poi, fari puntati sui bus, dove sono pochi i passeggeri a munirsi di regolare titolo di viaggio e ad obliterarlo, salvo visita inaspettata di un controllore. Interessante e d’impatto, proprio perché raccontato da chi quel mondo lo conosce bene, il viaggio tra gli adolescenti e il loro approccio con le droghe leggere, vissute come trasgressione, ma anche come strumento per sentirsi grandi, più forti o più sicuri di se stessi.

Una puntata è stata poi dedicata ai parcheggi per i disabili, troppe volte occupati da persone che non ne avrebbero alcun diritto, nonostante le salatissime multe elevate dagli agenti della polizia municipale. Insomma, un excursus a trecentosessanta gradi in quelli che sono fenomeni di illegalità diffusa presenti sul nostro territorio, affinché si perda la cattiva abitudine dell’assuefazione e si recuperi quella sana capacità di indignarsi per costruire una realtà migliore.

I giovani presentatori conducono la trasmissione in strada, intervistando i passanti con uno stile irriverente sui temi della partecipazione civica e della cultura della legalità. A dirigerli Luca Zingone e Tiziana Correale, docenti dei laboratori di giornalismo a cui hanno partecipato i ragazzi.

Il progetto, promosso dall’associazione ViasionAir, in collaborazione con la casa editrice L’Isola dei Ragazzi, coinvolge dieci scuole della Campania e 250 studenti chiamati a elaborare ciascuno un prodotto giornalistico nuovo, aperto all’attualità, ed efficace.

L’idea è quella di una scuola che non lascia la tecnologia fuori dalla classe, ma che la usa come trait d’union tra il linguaggio dei ragazzi e quello degli adulti e dei media tradizionali, spesso troppo distante, antico e incomprensibile per promuovere davvero una cultura della legalità a misura di adolescente e di bambino. È in questo senso che VisionAir risponde all’appello lanciato dal Parlamento europeo che, nel redigere la strategia contro la delinquenza giovanile, ha individuato nel mondo della scuola e dei mezzi di comunicazione di massa i protagonisti di un modello di riscatto sociale valido da Napoli fino a Bruxelles.

©RIPRODUZIONE RISERVATA