Strisce blu al Trincerone Interviene il ministero

Chiesti chiarimenti al Comune sull’assenza di una specifica delibera di giunta L’associazione “Libro bianco”: «Si dà seguito a quanto avevamo segnalato»

Trincerone irregolare? Il ministero delle Infrastrutture chiede lumi al Comune metelliano mentre l’associazione “Libro bianco”, prima a segnalare il problema, tiene alta l’attenzione. Si torna, dunque, a parlare di una delle opere pubbliche più critiche e criticate del territorio, dal lungo e travagliato parto – quasi trent’anni – e ancora in via di ultimazione.

A riaccendere i riflettori sul problema una lettera fatta giungere nei giorni scorsi a Palazzo di città, a firma di Giovanni di Mambro, dirigente del provveditorato interregionale per le opere pubbliche nella quale – oltre a ribadire le criticità già più volte evidenziate in passato e a sottolineare la necessità di interventi di risoluzione – si chiede di far luce sull’assenza di delibere che consentano la predisposizione delle strisce blu per la sosta a pagamento. «Sembrerebbe – scrivono dal ministero – che, attualmente, la disciplina di sosta con tariffazione prevista sul corso Principe Amedeo e l’area del Trincerone non sia conforme alle norme vigenti, presupponendo l’assenza di delibere di giunta».

In pratica le strisce blu non dovrebbero essere su corso Principe Amedeo dal luglio 2010, cioè da quando l’ex sindaco Marco Galdi revocò la delibera della precedente amministrazione che individuava il Trincerone quale area per la sosta dei veicoli. Da qui, la richiesta ministeriale per comprendere se esista o meno un documento che legittimi la presenza degli stalli a pagamento.

«Il ministero ha dato seguito a quanto da noi segnalato – ha dichiarato Salvatore Raimondo, membro dell’associazione “Cava 5 stelle-Libro bianco” – e oggi chiede chiarimenti. Galdi aveva più volte ammesso che mancavano gli atti deliberativi richiesti dalla legge, giustificandone la temporaneità. Intanto nelle more la partecipata fa gli incassi, nonostante a suo tempo fu anche lo stesso Servalli, allora consigliere d’opposizione, a segnalare l’illegittimità della cosa».

Tra le altre criticità segnalate dal ministero c’è l’insufficiente larghezza della carreggiata di corso Principe Amedeo che non permette la circolazione su due file; la scarsa illuminazione e le difficoltà di attraversamento per i pedoni. La questione sarà oggetto di un’assemblea pubblica indetta per il prossimo 19 luglio proprio da “Libro bianco”.

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