viabilità

Street control sulle auto dei vigili urbani

L’apparecchiatura costa circa 33mila euro e dovrebbe aiutare a contrastare la “sosta selvaggia”, rendere più fluido il traffico cittadino e controllare l’assicurazione e la revisione dei veicoli. Il...

L’apparecchiatura costa circa 33mila euro e dovrebbe aiutare a contrastare la “sosta selvaggia”, rendere più fluido il traffico cittadino e controllare l’assicurazione e la revisione dei veicoli. Il vicesindaco Nunzio Senatore ha comunicato che “presto, anche a Cava de’ Tirreni, arriverà lo street control, uno strumento già sperimentato in altre città con ottimi risultati e che, in un primo momento, sarà utilizzato solo per verificare la regolarità delle assicurazioni e delle revisioni degli autovecoli, mentre in una seconda fase potrà essere impiegato per contrastare la sosta vietata, oltre che per snellire la circolazione».

Ma come funziona lo street control? A spiegarlo è ancora l’assessore. «Si tratta di una telecamera che va montata sul tetto dell’auto degli agenti della Polizia municipale e serve a velocizzare le operazioni di accertamento sui veicoli durante i pattugliamenti – ha sottolineato Senatore – l’apparecchiatura riprende automaticamente la targa dei veicoli che stanno violando il Codice della strada. Il sistema installato sulla vettura, controllato da un tablet, si collega ai vari database ufficiali per identificare subito il proprietario della vettura e controllare se il veicolo è coperto da un’assicurazione valida e se ha superato la revisione».

Lo “street control” consente, dunque, di registrare rapidamente i veicoli che si trovano in divieto di sosta e non solo. E inoltre di velocizzare le procedure di compilazione e di spedizione dei verbali di contravvenzione. Permette, inoltre, di utilizzare in maniera più proficua gli agenti in strada e di diminuire il numero di automobilisti che circolano senza l’assicurazione o la revisione del veicolo. Si preannunciano tempi duri, dunque, per gli automobilisti cavesi indisciplinati e buoni guadagni per l’ente comunale. Almeno in prima battuta.

Alfonsina Caputano

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