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Strattoni all’alunna Maestra a giudizio

AMALFI. Maltrattamenti fisici e psicologici e lesioni personali aggravate. Con queste imputazioni una maestra di 48 anni, in servizio ad Amalfi, è stata rinviata a giudizio, accusata di aver...

AMALFI. Maltrattamenti fisici e psicologici e lesioni personali aggravate. Con queste imputazioni una maestra di 48 anni, in servizio ad Amalfi, è stata rinviata a giudizio, accusata di aver sottoposto a offese e angherie una bimba di nove anni. L’episodio risale al novembre del 2014, quando la bimba frequentava la quarta classe della scuola primaria. L’insegnante l’avrebbe mortificata davanti ai compagni di classe, strattonandola per un braccio e negandole il permesso di andare in bagno. «Stai zitta tu che sei falsa e bugiarda» uno dei modi in cui la bimba sarebbe stata apostrofata. E ancora: «La vedete? Abbiamo fatto un’altra maestra». È in quell’occasione che l’alunna sarebbe stata tirata con violenza per un braccio, provocandole una contusione e una sospetta infrazione muscolare, cioè una lieve lesione a carico di un osso, che fu ritenuta possibile dai medici che la visitarono.
Quando la bambina tornò a casa e raccontò a padre e madre quello che era accaduto, i genitori andarono subito in allarme. Si rivolsero ai vertici dell’istituto scolastico, chiedendo chiarimenti e l’adozione di provvedimenti disciplinari, e denunciarono i fatti alla Procura. L’indagine, affidata al sostituto procuratore Elena Cosentino, sfociò inzialmente a in una richiesta di archiviazione, respinta dal giudice delle indagini preliminari Sergio De Luca al termine di un’udienza camerale in cui furono disposte nuove indagini. Quando il magistrato inquirente presentò una nuova richiesta di archiviazione, i genitori tornarono a opporsi e il loro avvocato, Felice Della Monica, presentò elementi che convinsero il gip a ordinare l’imputazione coatta. La bambina era anche stata sentita in incidente probatorio, e aveva confermato la ricostruzione dell’episodio.
Ieri mattina l’udienza preliminare davanti al gup Ubaldo Perrotta, che ha firmato il decreto di rinvio a giudizio fissando al prossimo febbraio l’inizio del processo davanti alla prima sezione penale. Intanto le istituzioni scolastiche erano intervenute nei confronti della maestra (difesa dall’avvocato Arturo Frojo) con la procedura per un giorno di sospensione, mentre la bambina, prima ancora di passare alle scuole secondarie, ha cambiato istituto completando altrove l’istruzione primaria. (c.d.m.)
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