L'inchiesta

Straordinari gonfiati, impiegati nei guai 

La Procura sta esaminando le posizioni di diversi addetti amministrativi che lavorano a Nocera Inferiore e a Pagani

NOCERA INFERIORE. Attenzione massima su alcuni impiegati del settore amministrativo dell’ospedale di Nocera e di quello di Pagani. Le verifiche dei carabinieri del Nas investono non solo sanitari ma anche impiegati per l’Alpi, l’attività libero professionale, fatta o meno dai medici del Dea Nocera/Pagani ma sicuramente non autorizzata o di cui non si trova alcuna documentazione relative a due determine per il 2012 e che hanno portato al pagamento di milioni di euro di cui si chiede la restituzione in questi giorni.
Da giorni, nei due ospedali, i sanitari parlano delle colpe di chi ha operato direttamente le liquidazioni e si soffermano sull’assurdità della sparizione delle documentazioni relative agli importi liquidati nelle due determine o altri documenti correlati. Secondo alcuni sanitari, visto che gli impiegati prendevano una percentuale sulla liquidazione dell’Alpi, qualche amministrativo potrebbe aver gonfiato i numeri per guadagnare di più. Molti medici ricordano, ad esempio, la vicenda sempre legata al Dea Nocera-Pagani che vede quattro impiegati dell’ufficio amministrativo sotto processo per associazione per delinquere e truffa. Davanti al tribunale di Nocera, infatti, ci sono il 49enne funzionario Giuseppe Di Domenico, di Salerno ma residente a Cava de’ Tirreni, il 50enne Vincenzo Grimaldi di Nocera Inferiore, il 57enne Vincenzo Marrazzo e il 67enne Giovanni Ferraioli di Pagani. Secondo l’accusa Di Domenico, responsabile del servizio amministrativo, i due suoi collaboratori Grimaldi e Marrazzo dell’ospedale Umberto I di Nocera si sarebbero associati per mettere a segno una serie di truffe informatiche ai danni dell’Asl Salerno inserendosi a vicenda ore di straordinario mai effettuate o comunque non autorizzate e mettendo in tasca i relativi soldi. Il dirigente di Domenico avrebbe procurato così a se stesso in 10 anni circa 44.000 euro; Grimaldi per il periodo tra il 2005 e il 2013 avrebbe preso circa 41.500 euro; e Marrazzo da luglio 2003 a dicembre 2013 avrebbe intascato oltre 54.000 euro. Da solo invece avrebbe agito, invece, Giovanni Ferraioli, dipendente ufficio personale dell’ospedale di Pagani attribuendosi dal novembre 2003 a dicembre 2013 straordinari mai effettuati o non autorizzate per oltre 50.000 euro.
Proprio questa vicenda viene agitata quale tesi a comprova dell’estraneità dei medici e l’Alpi gonfiata sarebbe colpa di qualche amministrativo. Va detto che se da un lato fosse vero che qualche impiegato possa aver gonfiato l’attività dei medici per intascare la percentuale, alcuni sanitari avrebbero preso i soldi sia delle ore fatte e di quelle non fatte.
Salvatore De Napoli
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