braccianti sfruttate

Straniere trattate da schiave Il Riesame scarcera Valletta

Scarcerato Emanuela Valletta. L’ex gestore del camping Miceli, indagato nell’inchiesta sulle schiave dell’Est, era ai domiciliari. La decisione è stata assunta ieri dai giudici del tribunale del...

Scarcerato Emanuela Valletta. L’ex gestore del camping Miceli, indagato nell’inchiesta sulle schiave dell’Est, era ai domiciliari. La decisione è stata assunta ieri dai giudici del tribunale del Riesame di Salerno, presidente Palumbo. La posizione di Valletta era tornata ai giudici salernitani dopo l’annullo con rinvio ordinato dalla Cassazione. Ai giudici del “palazzaccio” romano si erano appellati la procura di Salerno e lo stesso Valletta, assistito dall’avvocato Costantino Cardiello, contro la decisione del Riesame di Salerno che fece cadere i gravi indizi dei reati di riduzione in schiavitù e associazione finalizzata alla tratta di schiave dalla Romania.

L’inchiesta è quella sulle braccianti agricole giunte dall’Est con l’inganno e sulle presunte irregolarità delle pratiche per ottenere i documenti dall’ufficio anagrafe del Comune. Il blitz dei carabinieri della compagnia di Eboli, diretta dal capitano Alessandro Cisternino e dal tenente Francesco Manna, scattato lo scorso mese di marzo, provocò un terremoto politico in città. Tra le otto persone indagate figura, oltre all’allora gestore del camping Miceli di Campolongo, Emanuele Valletta, l’ex funzionario dell’ufficio anagrafe, Giuseppe Mazzini, indagato per aver rilasciato certificati non in regola per crearsi una futura base elettorale. I due furono rimessi in libertà proprio su decisione dei giudici del Riesame che si pronunciò sul ricorso delle difese, sostenendo che non esistevano i gravi indizi di colpevolezza per i reati più gravi contestati agli otto indagati.

Massimiliano Lanzotto

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