IL CASO

Strage di cuccioli ad Acerno nell'indifferenza del Comune

Altri tre esemplari simil segugio sono stati avvelenati nella zona mentre la locale amministrazione non procede alla sterilizzazione prevista dal piano di prevenzione del fenomeno del randagismo

ACERNO.Altri tre cuccioli, questa volta della specie simil segugio, nati anche per la mancata sterilizzazione di cui si sarebbe dovuta occupare l'amministrazione comunale di Acerno secondo il piano per prevenire il fenomeno del randagismo in collaborazione con l'Asl, sono morti per avvelenamento nelle ultime ventiquattr'ore. Il quarto fratello pare - secondo voci di paese - sarebbe stato investito di proposito, qualche settimana fa, mentre riposava acciambellato sul ciglio della piccola stradina dove qualcuno gli dava da mangiare.

E proprio questo episodio increscioso, nei giorni scorsi, aveva spinto molti ragazzi di Acerno, più sensibili nei confronti degli animali, a sollevatre anche mediaticamente il problema della prevenzione al fenomeno del randagismo da parte del Comune rivolgendosi al programma televisivo di LiraTv "Zampe zampine zampette" (infoline per segnalazioni e adozioni: 3384823874), condotto da Giuliana Giannattasio.

Paradossalmente, però, di fronte all'inerzia dell'amministrazione comunale di procedere agli interventi di sterilizzazione ed a  facilitare gli aiuti immediati che sono sopraggiunti per accogliere e far adottare i tantissimi cuccioli sparsi per strada, qualcuno senza cuore ha provveduto a risolvere il problema alla radice eliminarndo gli animali attraverso un comune veleno per roditori che provoca una morte lenta e sofferta alla povera vittima, a causa di emorragie interne.

Nonostante le denunce fatte negli anni, anche dalle associazioni animaliste, per segnalare  maltrattamenti e uccisioni, l'amministrazione comunale di Acerno è rimasta insensibile. Eppure di espisodi di brutale violenza sugli animali se ne sono verificati parecchi nel paese negli ultimi anni. Come testimano i fatti di cronaca: cavalli vaganti sparati e uccisi (2008); cagnetta colpita con un'ascia alla zampa, poi sparita nel nulla (2012); cane legato ad una catena di 20 centimetri impossibilitata a stendersi per non morire asfissiata (quest'anno). E ora la "strage" di questi innocenti cagnolini.