Strade rotte per rifare cavi e tubi

Il Comune spende duecentomila euro per i danni provocati dalle ditte che si occupano di sottoservizi

Ancora problemi di tenuta per le strade cittadine, soprattutto in periferia.

Asfalto crepato e avvallamenti però non dipendono solo da manutenzione approssimativa o dai capricci del tempo: nel mirino ci sono ora anche gli enti che si occupano di lavori ai sotto-servizi (per lo più condutture del gas e della fibra ottica) che in questi giorni stanno portando avanti una serie di installazioni in più punti della città.

A rispolverare il problema i lavori terminati nei giorni scorsi dagli addetti Enel in via Raffaele Guariglia per un guasto riscontrato in zona. Il malfunzionamento è stato riparato in poco tempo, ma la carreggiata ne porta evidenti cicatrici con il corridoio d’asfalto rattoppato in malo modo.

Non sono quindi mancate le lamentele dei residenti che hanno ben pensato di rivolgersi direttamente all’amministrazione. Così, da Palazzo di Città, hanno fatto sapere di aver segnalato il disservizio a chi di dovere (con l’Enel tra l’altro ci sono già precedenti conteziosi in corso per motivi analoghi) con la garanzia che da qui a dieci giorni sarà la stessa ditta responsabile del guasto a ripristinare lo stato ottimale della carreggiata. Ma non si tratta di un caso isolato: nei mesi scorsi operazioni analoghe avevano portato addirittura all’allagamento di via Onofrio di Giordano – in quell’occasione era stata la Telecom a danneggiare le tubature – e all’apertura di una vera e propria voragine nel manto di via D’Ursi.

“Incidenti”, più o meno frequenti, di cui oggi le strade in questione portano ancora le tracce evidenti e hanno portato l’amministrazione a prendere una serie di provvedimenti. In ballo al momento ci sono già duecentomila euro stanziati per la manutenzione e il ripristino delle arterie maggiormente compromesse dai lavori ai sotto-servizi alle quali vanno aggiunti, poi, i tratti che soffrono in maniera particolare le intemperie. Difficile elencarli tutti ma certo è che ogni frazione ha la sua “croce”.

Tra i più problematici il muro lesionato e distaccatosi in via Senatore alla località Bagnara, gli avvallamenti e i punti dissestati di via Michele Baldi e via Pasquale Di Domenico che da Santa Lucia porta a Sant’Anna.

E ancora, sull’altro versante cittadino, via Gaetano Cinque alla frazione San Cesareo, o ancora via Marghieri (in località Rotolo). Interventi di manutenzione saranno necessari anche in via XXIV Maggio, in via Prezzolini e Grimaldi a Santa Maria del Rovo.

Una mappa da capogiro che non risparmia nessuna zona. Così, ai gestori dei servizi, sono state più volte contestate esecuzioni sommarie, cantieri allestiti in maniera inadeguata e il mancato rispetto dell’obbligo di riparazione, nonostante i contratti di garanzia di dieci anni. Insomma, il Comune sembra ben intenzionato a non rimetterci più soldi a vuoto considerato tra l’altro che al problema dissesto delle strade si affiancano i risarcimenti che annualmente vengono richiesti dai cittadini vittime di sinistri (da gennaio ad oggi siamo infatti già a circa 70 risarcimenti, per un totale di 130mila euro liquidati).

Prossima mossa, dunque, l’intensificazione dei controlli sull’esecuzione dei lavori ai sotto-servizi dall’inizio all’ultimazione e se si verificheranno altri problemi saranno gli enti responsabili a risponderne direttamente.

Il problema, molto serio e oneroso per le casse del Comune, si riscontra anche in altri centri. Di recente è stato il primo cittadino di Nocera, Manlio Torquato, a porre la questione con grande decisione.

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