EBOLI

Strade devastate, il Comune chiede i danni

Il primo cittadino contro il Consorzio di Bonifica. Busillo: «Loro non fanno la manutenzione»

EBOLI Dopo gli allagamenti inizia la conta dei danni e il rimpallo delle responsabilità. A finire sott’accusa la mancata manutenzione dei canali di scolo. E il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, chiama in causa il Consorzio di Bonifica Destra Sele. «Dopo il messaggio di allerta meteo dalla Protezione Civile, abbiamo messo in moto l’unità di crisi comunale, comunicando attraverso il sito e i canali istituzionali i numeri di telefono a cui rivolgersi per le emergenze – spiega Cariello – questo, però, non deve far passare sotto traccia che l’emergenza verificatasi poteva e doveva essere evitata. Mi chiedo, ad esempio, se l’idrovora abbia funzionato o meno, visti i risultati. Di questo chiederemo conto, naturalmente, a chi ha la responsabilità della salvaguardia del territorio».

«Sarà necessario – aggiunge il sindaco – un incontro urgente con gli Enti preposti alla salvaguardia del territorio, quindi innanzitutto Consorzio di Bonifica destra Sele e Genio Civile, per avere immediatamente la fotografia esatta della situazione. L’Amministrazione comunale predisporrà una delibera per avanzare subito una richiesta di risarcimento danni in favore delle aziende e dei privati cittadini che hanno subito danni a causa della pioggia di queste ore».

Polemiche strumentali per il presidente del Consorzio di Bonifica che sottolinea il lavoro svolto dall’Ente che presiede: «Le idrovore hanno funzionato perfettamente – sostiene Vito Busillo – lo possono confermare i vigili del fuoco che lunedì mattina hanno effettuato un sopralluogo proprio durante il temporale. Gli impianti entrano in funzione automaticamente non c’è necessità di avviarli e se non avessero funzionato gli allagamenti sarebbero stati ancora peggiori». E aggiunge: «I corsi d’acqua naturali sono di competenza del Genio Civile del quale non si ha traccia nonostante le mie innumerevoli sollecitazioni; per quanto concerne i corsi d’acqua artificiali ci sono quelli di competenza provinciale e dell’Anas. I campi si sono allagati perché le strade sono diventati fiumi per la mancata manutenzione dei canali di scolo».

Angelica Tafuri

©RIPRODUZIONE RISERVATA