gioi cilento 

Strade colabrodo e pericolose Trotta scrive alla Provincia

STIO CILENTO. Strade colabrodo e pericolose: l’assessore comanle ai lavori pubblici, Giancarlo Trotta, lancia un appello al presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora e al consigliere...

STIO CILENTO. Strade colabrodo e pericolose: l’assessore comanle ai lavori pubblici, Giancarlo Trotta, lancia un appello al presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora e al consigliere provinciale delegato alla protezione civile, Pasquale Sorrentino. L’amministratore cilentano chiede misure urgenti per il ripristino della sicurezza delle arterie Sr 488 Roccadaspide - Vallo della Lucania, Sp 13 Stio – Capaccio, Sp 47 Stio - Gioi.
« Questo fazzoletto di territorio – scrive Trotta nella nota – che un noto storico amava definire “Porta del Cilento interno” è attraversato dalla rete viaria costituita dalla strada regionale 488 Roccadaspide - Vallo della Lucania, e dalle strade provinciali che collegano Stio con Capaccio e Gioi Cilento. Stio rappresenta un punto cruciale, con una viabilità zonale che, per effetto del provvedimento regionale del 22 ottobre 2001, oggi fa capo all’amministrazione provinciale.
La viabilità precaria costituisce un costante pericolo per gli utenti della strada e la sicurezza dell'utenza in generale (aspetto ripetutamente segnalato con precorsa e corposa corrispondenza), oggi accentuata per effetto della mancata manutenzione o meglio il completo abbandono, e agenti atmosferici che, in assenza di interventi manutentivi, si rivelano devastanti».
Trotta denuncia la persistenza di cedimenti, avvallamenti e sconnessioni che, in alcuni tratti rendono le strade impercorribili come quello Stio – Vallo della Lucania. Sulla Sp 47 Stio – Gioi insiste anche una frana «uno sprofondamento notevole che interessa oltre metà della carreggiata, tanto che, per non bloccare il transito, si é ricorso al rosicchiamento della scarpata a monte. Una situazione pericolosissima – conclude Trotta - che persiste da un decennio nell’indifferenza generale. Intanto, chi di competenza non si degna neanche di riscontrare le innumerevoli segnalazioni».
Angela Sabetta
©RIPRODUZIONE RISERVATA.