VIABILITA'

Strada ostaggio della frana: nuovo stop alla riapertura

È slittata al fine settimana l’attivazione del senso unico alternato su via Croce, ma s’allungano i tempi per il ritorno alla normalità

SALERNO - «Speriamo di farlo entro fine settimana...». È questa la risposta che arriva dal Comune di Salerno sulla riapertura almeno a senso unico alternato di via Benedetto Croce, il tratto dell’ex Statale 18 dove una frana avvenuta nelle settimane scorse quasi a confine con Vietri Sul Mare, ha reso impossibile raggiungere il capoluogo dai comuni costieri e da Cava de’ Tirreni e viceversa. Un’interruzione che rende obbligatorio per migliaia di persone l’uso dell’autostrada A3 Napoli-Salerno senza dover pagare il pedaggio solo per cinque ore al giorno, per chi entra o esce a Cava de’ Tirreni diretto a Salerno o proveniente dal capoluogo e in uscita al casello metelliano. La riapertura a senso unico alternato di via Benedetto Croce era prevista per ieri, ma si è verificato un problema nella perforazione delle rocce.

Sul costone franato, infatti, è stato rilevata una diversa consistenza di alcune rocce e quindi è stato necessario utilizzare un altro macchinario. Entro sabato dovrebbero essere concluse le operazioni e si potrà aprire a senso unico alternato la ex Statale 18, nel tratto dell’Olivieri strada via Benedetto Croce. Una riapertura per modo di dire, perché sarà disciplinata da movieri e non da semafori, che faranno passare le vetture solo ed esclusivamente quando le operazioni di cantiere lo consentiranno. Prima di tornare a transitare a doppia carreggiata quel tratto, bisognerà attendere probabilmente un ulteriore mese, finendo ben oltre la Pasqua. Tutti tempi stimati, sempre che non si verifichino ulteriori intoppi e che le condizioni atmosferiche lo permettano. Dalla prossima settimana, inoltre, il meteo annuncia forti precipitazioni. Al momento la chiusura dell’ex Ss18 sta pesando molto sulle spalle delle casse di diversi comuni, in media 15mila euro solo per Salerno e per 10 giorni, ma soprattutto dei cittadini costretti a pagare il pedaggio nelle ore in cui non è liberalizzato il transito nel tratto autostradale.

Per ora, essendo in vigore la zona arancione in Campania, con divieto di uscita dal proprio comune, i disagi sono limitati a chi studia e lavora nel capoluogo salernitano, costretti ad utilizzare la A3 o la strada che va per via Croce di Cava de’ Tirreni e che transita davanti al castello Arechi. Intanto, sono ancora in corso le procedure per stabilire da un lato chi debba pagare i lavori di messa in sicurezza e dall’altro eventuali responsabilità sulla caduta massi. Mentre per quest’ultimo punto, sembra più difficile arrivare a una conclusione, su chi debba affrontare le spese della risistemazione dell’area, invece, la vicenda sembra più chiara. Una sentenza del tribunale amministrativo regionale di Salerno per un analogo episodio avvenuto poco distante dall’attuale area di frana, ha disposto che i costi di ripristino dell’area sono a carico dei proprietari. Per il momento, quindi, sì va avanti con i lavori in danno, mentre è probabile che avverso la sentenza del Tar venga presentato ricorso al Consiglio di Stato ma comunque sembra difficile che un privato possa affrontare da solo i pesanti costi di intervento su una vasta area, per giunta del tutto infruttuosa.

Salvatore De Napoli