l’inchiesta 

Strada killer Il pm ha voluto l’autopsia

Un’autopsia a distanza di quindici giorni dalla morte sulla salma della ventenne Maria Rosaria Santese, figlia del noto imprenditore Renato, deceduta a bordo del suo scooter nel tragico incidente...

Un’autopsia a distanza di quindici giorni dalla morte sulla salma della ventenne Maria Rosaria Santese, figlia del noto imprenditore Renato, deceduta a bordo del suo scooter nel tragico incidente stradale del 19 maggio scorso, dopo essersi scontrata contro un suv bianco. A disporre l’esame autoptico è stato il sostituto procuratore del Tribunale di Salerno, Elena Cosentino, subentrata nel’inchiesta al collega pm di turno Antonio Cantarella. Quel giorno, subito dopo l’incidente, proprio su incarico della procura, intervenne sul posto il medico legale, il dottor Luigi Mastrangelo. Subito dopo l’esame esterno del cadavere il magistrato rilasciò immediatamente il corpo di Maria Rosaria, tant’è che i funerali si celebrarono a distanza di 24 ore nella chiesa di Santa Maria della Speranza.
Giovedì scorso la nuova pm incaricata dell’inchiesta ha ordinato agli agenti di polizia municipale, guidati dal responsabile Gerardo Iuliano, di coordinare le operazioni per l’estumulazione del corpo, e così, nella cappella gentilizia della famiglia Santese, all’interno del cimitero, i tecnici hanno preso in consegna la salma della giovane e l’hanno trasportata nella sala mortuaria dell’ospedale “Santa Maria della Speranza”.
Alla presenza di un nuovo medico legale e dei periti di parte, nominati da Orazio Tedesco, avvocato della donna di 46 anni che era alla guida del Volkswagen Tiguan, e da Guglielmo Iannelli, legale della famiglia Santese, è stato effettuato l’esame sulla salma della ventenne. Il medico legale si è dato un lasso di tempo per presentare la sua relazione.
La magistratura, ad ogni modo, sta effettuando le indagini sull’accaduto: in particolare si lavora sui filmati dI alcune videocamere di sorveglianza private installate nelle case di via Cupa Filette. E questo per ricostuire l’esatta dinamica dei fatti.
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