al via il processo 

Strada “fantasma” di Rutino Il Comune parte civile

RUTINO. Il Comune di Rutino ha deciso di costituirsi parte civile nel processo sulla “Strada fantasma”. La prossima settimana , il 16, si terrà la prima udienza di tale processo e l’ente comunale si...

RUTINO. Il Comune di Rutino ha deciso di costituirsi parte civile nel processo sulla “Strada fantasma”. La prossima settimana , il 16, si terrà la prima udienza di tale processo e l’ente comunale si costituirà in giudizio. La vicenda è già saltata agli onori della cronaca e nella piccola comunità rutinese, circa 800 anime, non ha mancato di suscitare discussioni e polemiche.
L’allora amministrazione guidata dal sindaco Michele Voria presentò un progetto per un finanziamento finalizzato alla sistemazione di una strada. La strada in oggetto era Via Felitto ma secondo le accuse i lavori furono svolti in un’altra zona e cioè Via Alento. Gli interventi presero il via nel 2010 mentre altri due lotti sarebbero dovuti iniziare in seguito e vennero affidati ad una ditta finita nel mirino degli inquirenti per l’inchiesta “Due Torri”. I lavori vennero dunque fermati. Le cronache di allora parlano di un chilometro e mezzo di strada in aperta campagna che finiva in un vicolo cieco. Altre realtà contestate erano la mancanza di guardrail, seppur finanziati, e l’esigua larghezza della strada nella quale un’auto avrebbe faticato a transitare. Accuse partite dalla minoranza in consiglio comunale del tempo che puntò il dito contro Voria e i suoi. Lo scorso giugno, dopo i noti fatti del sindaco decaduto, quella minoranza ha vinto le elezioni comunali ed oggi occupa gli scranni più importanti di Palazzo di Città.
Ora, coerentemente con quelle opinioni, la giunta decide la costituzione in giudizio. «Il procedimento è delicato – si legge nella delibera – in quanto le imputazioni, susseguenti ai fatti contestati, vengono ad arrecare grave ed irreparabile pregiudizio al nostro comune, individuato quale persona offesa. Tali accadimenti inoltre – continua – vengono a configurare grave danno sia sotto il profilo economico sia sotto l’aspetto lesivo del decoro, del prestigio e dell’immagine di Rutino». Adesso la parola passa ai giudici.
Arturo Calabrese
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