Strada allagata, chiesto il processo

Olevano, quattro indagati per i danni sulla Provinciale. Il Comune parte civile

OLEVANO SUL TUSCIANO. Allagamenti sulla provinciale 29: in quattro rischiano il processo. La Procura, infatti, ha chiesto il rinvio a giudizio per Paolo Lugiato, Ciro Villani, Paola Guerritore e Marino Pezzullo. Per l’accusa provocarono l’inondazione che allagò il tratto di strada in località Festola, lasciando impantanate decine di auto.

In particolare avrebbero contribuito con le loro condotte ad elevare il volume di acqua nei valloni Serra di Mezzo e Cogna, riversando detriti sulla carreggiata e nelle proprietà circostanti. Il sindaco di Olevano, Michele Volzone, ha deliberato di costituirsi parte civile per il riconoscimento dei danni subiti.

L’inverno di tre anni fa fu davvero una stagione da incubo per gli automobilisti obbligati a percorrere la provinciale 29.

Più volte si registrarono incolonnamenti per il fiume di fango e acqua che piombava sulla carreggiata dalla collina. Improvvise “inondazioni” che – secondo la procura – non erano imputabili solo a condizioni atmosferiche avverse. Sotto accusa sono finiti alcuni progetti e interventi realizzati in collina. In particolare le opere di mitigazione dello scarico delle acque piovane del parco fotovoltaico di Monti di Eboli, esteso su una superficie di ben 42 ettari realizzato sul territorio di proprietà del Comune di Salerno.

Le indagini della magistratura, avvalorate da perizie idrogeologiche, hanno individuato in tre opere di trasformazione dei luoghi le cause dell’elevato carico d’acqua nei due valloni che confluiscono a valle, in località Festola, nel fiume Tusciano. Oltre all’impianto fotovoltaico della “Rtr Monteboli spa”, sono stati indicati l’intervento di miglioramento fondiario della “Agribuccoli srl”, che ha realizzato un oliveto su due ettari di terreno, e una pista di motocross. Le acque piovane che non trovavano sfogo nel terreno vegetale rimosso, finivano nei due canali, ingrossandoli all’inverosimile e provocando le esondazioni che, in più occasioni, hanno provocato l’allagamento della strada.

Negli ultimi anni il problema non si è più riproposto anche per la realizzazione di alcuni interventi di messa in sicurezza. Tra le opere realizzate c’è un collettore che indirizza le acque dei valloni fino al fiume Tusciano, bypassando il punto di ostruzione che provocava l’esondazione.

È stato compiuto un intervento di ripristino di uno dei canali interrati sul lato sinistro della provinciale 29 per permettere una migliore ricezione delle acque atmosferiche. Infine sono state costruire delle vasche di sedimentazione nelle proprietà private interessate per la raccolta dei detriti provenienti dai loro terreni. Con questi interventi di idraulica forestale il problema finora non si è ripetuto.©RIPRODUZIONE RISERVATA