IL RETROSCENA

Stop suggestione Vestuti a Salerno: scossa “project financing”

L’idea “romantica” di De Luca per il grande rilancio svanisce con un nulla di fatto

SALERNO - Era il 27 luglio scorso quando, nel corso della presentazione del progetto del “nuovo Arechi”, il governatore Vincenzo De Luca aveva aperto uno spiraglio anche per lo stadio Vestuti, indicando il vecchio - e decadente - impianto sportivo di piazza Casalbore come possibile opzione per ospitare i match interni della Salernitana durante il restyling del “principe degli stadi”. Un’idea tenuta in piedi nonostante i dubbi sulla fattibilità dell’operazione - soprattutto dal punto di vista dell’ordine pubblico - e da una “bozza” di progetto elaborata dagli uffici del Comune di Salerno che, con 18 milioni di euro e un po’ di strutture prefabbricate, avrebbe reso fruibile il “tempio dello sport salernitano” anche alla serie A, con 15mila spettatori sugli spalti che avrebbero dovuto raggiungere il catino dove è nata la leggenda della “Salernitana Bersagliera” soltanto a piedi o con i mezzi pubblici. Da allora d’acqua sotto ai ponti non n’è passata tantissima. E per il Vestuti non si è mosso nulla: lo stadio è rimasto decadente e abbandonato, riqualificato - per quanto possibile - soltanto grazie all’encomiabile impegno di due realtà sportive cittadine (l’Arechi Rugby e l’Eagles Salerno di football americano) che, a proprie spese, hanno rifatto il terreno di gioco. Dai vertici istituzionali cittadini e regionali nessun input: nessuna “fase operativa” dopo la bozza del progetto né decreto di finanziamento all’idea sussurrata da De Luca. Tutto fermo, dunque, in un silenzio tombale. Fino a ieri quando, improvvisamente, per il Vestuti sono arrivate novità su due fronti. Quello di Palazzo Santa Lucia dove, al termine di una riunione, è stata definitivamente accantonata l’opportunità - che tanto aveva stuzzicato il popolo salernitano, allo stesso tempo scettico della fattibilità dell’operazione - di utilizzare il Vestuti come “impianto transitorio” per la Salernitana con contestuale “virata” sul Volpe. Ma, soprattutto, per il “tempio” di piazza Casalbore ci si è mossi a Palazzo Guerra. Con la pubblicazione di una delibera approvata nel pomeriggio di mercoledì dalla Giunta guidata dal sindaco Vincenzo Napoli che ha avviato le procedure per far decadere la proposta di project financing - risalente addirittura al 2012 - delle società Samoa restauri e Rcr. Allora fu stimato un intervento da 25 milioni di euro che prevedeva la realizzazione di 360 posti auto, 140 stand per il mercato e la trasformazione - con il contestuale restauro - dei settori dello stadio che sarebbe diventato una sorta di parco urbano nel cuore della città.  (al.mo.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

TUTTI I DETTAGLI SUL QUOTIDIANO IN EDICOLA