Stop alla lottizzazione di Agnone
Il Tar dà ragione al Comune di Montecorice: bloccata la costruzione degli alloggi
MONTECORICE. Il Tar blocca la lottizzazione prevista nel Comune di Montecorice e dà ragione all’amministrazione guidata dal sindaco Pierpaolo Piccirilli. Sono 15 i procedimenti giudiziari, tra Tar e Consiglio di Stato, intrapresi dalla società Fratelli Ruggiero per poter realizzare una ventina di appartamenti in località Melaro della frazione Agnone. Il principale oggetto della discordia è la convenzione urbanistica che, a dire della società, sarebbe un atto dovuto dal consiglio comunale di Montecorice, a seguito del provvedimento Suap del 2011. La società ha poi impugnato ulteriori atti consequenziali e connessi al procedimento principale. La sentenza del Tar, che si aggiunge ad altri precedenti provvedimenti (tutti favorevoli al Comune), respinge tutte le richieste dell’impresa condannandola alle spese. Il punto centrale del contenzioso è la cessione, a fronte della sottoscrizione della convenzione edilizia, di circa 1.500 mq di terreno al Comune. Il consiglio comunale, con una delibera del 2016, non ha accettato la zona di terreno proposta, sita a valle del lotto vicino al Rio Lavis, in zona umida e di scarsa utilità, ma si dichiarò disponibile a prendere in considerazione altre zone del lotto più confacenti all’interesse pubblico.
«Le passate amministrazioni – spiega il sindaco di Montecorice – non avevano ragionato in questo modo, tanto che a fronte di altre lottizzazioni e/o progetti convenzionati ad oggi il Comune si ritrova dei lotti di terreno inservibili. La Giunta e il Consiglio dell’epoca – precisa Piccirilli – ebbero a tutelare invece gli interessi dei cittadini e dell’Ente, ponendo se stessi a possibili responsabilità amministrative ed anche personali e patrimoniali. Molta responsabilità per questa vicenda ricade su chi, prima di noi, non ha provveduto alla redazione di uno strumento urbanistico, atto essenziale specie nei comuni costieri. Ciò ha provocato – conclude – oltre che incertezza urbanistica, un proliferare di contenziosi, con serio aggravio di spese per il Comune, costretto a difendersi». (a. p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
«Le passate amministrazioni – spiega il sindaco di Montecorice – non avevano ragionato in questo modo, tanto che a fronte di altre lottizzazioni e/o progetti convenzionati ad oggi il Comune si ritrova dei lotti di terreno inservibili. La Giunta e il Consiglio dell’epoca – precisa Piccirilli – ebbero a tutelare invece gli interessi dei cittadini e dell’Ente, ponendo se stessi a possibili responsabilità amministrative ed anche personali e patrimoniali. Molta responsabilità per questa vicenda ricade su chi, prima di noi, non ha provveduto alla redazione di uno strumento urbanistico, atto essenziale specie nei comuni costieri. Ciò ha provocato – conclude – oltre che incertezza urbanistica, un proliferare di contenziosi, con serio aggravio di spese per il Comune, costretto a difendersi». (a. p.)
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