«Stop al commissario della Sanità»

Mozione bipartisan in Senato: «La Campania torni alla gestione ordinaria»

L’ultimatum del commissario Joseph Polimeni al presidente della Regione Vincenzo De Luca per quanto riguarda nomine e programmazione in materia di sanità, non deve essere piaciuto all’ex sindaco di Salerno. Tant’è che dopo aver sfiammato al tg regionale della Rai, ieri è arrivata una nota bypartisan dei senatori campani Domenico Auricchio, Vincenzo D’Anna, Domenico De Siano, Pietro Langella, Eva Longo, Antonio Milo, Lucio Romano, Cosimo Sibilia e Pasquale Sollo, che scrivono: «Abbiamo appreso dalla viva voce del presidente della giunta regionale campana, Vincenzo De Luca che i commissari governativi alla sanità, anteporrebbero vecchi pregiudizi ideologici alla risoluzione dei problemi che riguardano il comparto della sanità privata accreditata. Gli stessi commissari, a detta del governatore, si sarebbero espressi in maniera poco lusinghiera sulle qualità morali degli operatori il che direttamente comporterebbe, come notizia criminis, l’intervento della procura della Repubblica e della procura generale della Corte dei conti per l’accertamento della fondatezza di tali gravi illazioni».

«Giova ricordare – spiegano i parlamentari – che il comparto della sanità privata accreditata campana assorbe appena il 17% del fondo sanitario regionale. Al contempo, però, produce circa il 60% delle prestazioni sanitarie accreditate. Inoltre i cittadini della Campania, secondo i dati ministeriali della tessera sanitaria, utilizzano 9,8 prestazioni pro capite all’anno a fronte di una media nazionale di 12,9 prestazioni. Come se non bastasse, la spesa statale impegnata per un cittadino della Lombardia è pari a 215 euro mentre quella impegnata per un campano è di soli 148 euro». E per questo «Nei prossimi giorni - concludono i parlamentari - sarà approntata un'apposita mozione affinché la responsabilità politica-gestionale in campo sanitario torni in capo ai presidenti delle giunte regionali». ©RIPRODUZIONE RISERVATA