Piazza Alario a Salerno

SALERNO

Stop ai parcheggi in piazza Alario

La Giunta ha approvato la delibera che cancella dai programmi i contestati box interrati. Svolta sul silos in via Porto

SALERNO. Auspicata dai residenti, annunciata dalle “voci di dentro” del Palazzo ed elaborata un mese fa in una prima bozza poi rimasta in stand by, la delibera che sbarra la strada al progetto di parcheggi interrati in piazza Alario è adesso in un atto ufficiale. L’ha approvata nell’ultima seduta la Giunta comunale e passerà presto al vaglio del Consiglio, dove l’approvazione appare scontata.

Piazza Alario. Il provvedimento prevede che il project financing per 90 box e 220 posti auto a rotazione sia eliminato dalla programmazione triennale del Comune e che sia revocato il diritto di superficie concesso nel 2013 a chi quell’idea avrebbe dovuto realizzarla. La svolta – che cancella un via libera arrivato dopo un braccio di ferro con residenti e Soprintendenza in cui era dovuto intervenire il Consiglio dei ministri – è frutto di due novità, una normativa e l’altra nei rapporti tra Amministrazione comunale e Agenzia del Demanio, che hanno trovato l’accordo per la creazione di un’altra area di sosta. Sotto il primo profilo è intervenuto il nuovo codice degli appalti, che per la dichiarazione di pubblico interesse dei progetti di finanza prevede che la valutazione sia frutto anche di una costruzione partecipata e condivisa delle scelte (che in questo caso non può non tenere conto della contrarietà espressa dal comitato civico “Salviamo piazza Alario” e da altri gruppi di cittadini). Nelle trattative col Demanio il giro di boa è arrivato invece poche settimane fa, quando il Comune ha avuto l’ok alla realizzazione di un silos, per circa duecento posti auto, nel piazzale adiacente al Genio civile in via Porto. L’acquisizione dell’area è in itinere, ed è di prossima sottoscrizione il protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza che al momento ha in consegna la zona. Un’accelerazione che consente di non ritenere più necessari i parcheggi interrati nella vicina piazza Alario.

Gli altri progetti. Nella delibera che cassa il piano per piazza Alario, si provvede anche a un riordino degli altri project financing proposti all’ente, alcuni già approvati in Consiglio con la dichiarazione di pubblico interesse. Ora la giunta li riclassifica per priorità, stabilendo quali attuare per primi a prescindere dall’ordine cronologico di presentazione. Si dispone che le procedure dovranno andare avanti innanzitutto per le idee che creano nuovi parcheggi pubblici a rotazione. A seguire gli altri tre settori di intervento: creazione di posti auto interrati; riqualificazione, potenziamento o creazione di infrastrutture a servizio del territorio; valorizzazione o riassetto del costruito e del contesto urbano. In base a questa griglia la primo proposta su cui si spingerà l’acceleratore è quella della sistemazione dell’area mercatale di via Robertelli a Torrione, dove un investimento di 7 milioni di euro dovrebbe non solo dare spazi coperti agli stand ma anche ricavare nuovi posti auto. Secondo nelle lista è l’elaborato per un parcheggio a rotazione in via Farao (nella zona del trincerone ferroviario), seguito dal parcheggio multipiano in via Dalmazia e dal parking interrato in corso Garibaldi, nel tratto compreso tra l’incrocio con via Cilento e la chiesa di San Pietro in Camerellis.

Nel gruppo infrastrrutture rientrano, nell’ordine, altri sette progetti: riqualificazione dello stadio Vestuti, realizzazione del nuovo cimitero, attrezzatura sportiva a Brignano, tempio crematorio a Brignano, attrezzatura sportiva a Sant’Eustachio, attrezzatura sportiva in via Villafranca a Mariconda, centro ippico in via Cupa Farano a Fuorni. Infine le idee di riqualificazione urbana: per via Ligea, piazza Mazzini e piazza Vittorio Veneto. La Giunta ha invece cancellato il piano si sistemazione dell’area mercatale di via Piave con annesso parcheggio interrato, su cui sono emerse “criticità di ordine tecnico” e che comunque si ritiene pressoché un doppione di quello per il Vestuti, già approvato dal Consiglio. (c.d.m.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA