Stop ai fitti d’oro Centro per l’impiego allo stadio “Pastena”

Per i commissari sono troppi 7mila euro al mese per gli uffici E i sindaci di Picentini e Sele ora litigano sulla nuova sede

Fitti d’oro per il Centro per l’impiego di Battipaglia. La struttura è ora presso il palazzo Colosseum di via Fiorignano, su due piani. Uno è dedicato agli sportelli aperti al pubblico, il piano superiore agli uffici dei dipendenti. La commissione straordinaria che regge le sorti del Comune, nella verifica dei conti dell’ente, si è accorta che alla voce delle passività in bilancio c’è una spesa di 2.740,94 euro al mese per il fitto dell’edificio terraneo in cui trova sede il Centro per l’impiego. A cui vanno aggiunti altri 4.364,24 euro per il piano superiore adibito al medesimo servizio. Per un totale mensile di 7.105,18 euro, che in un anno pesano sul bilancio per oltre 85mila euro. Troppo per la commissione che ha intenzione di trasferire il Centro in un immobile già di proprietà del Comune.

L’ipotesi più accreditata, presa in considerazione anche negli anni scorsi, sono gli uffici dello stadio “Pastena”. Di fronte a tale ipotesi si è scagliata con forza Antonietta Barone, responsabile del Centro per l’impiego, che ha escluso l’eventualità di uno spostamento degli uffici dall’attuale sede, portando le proprie lamentele fino alla Provincia di Salerno, ente direttamente responsabile della struttura.

La politica non ha fatto di certo mancare la propria presenza sulla questione. Mentre a Battipaglia nessun esponente di partiti o associazioni si è mosso nella direzione di una risoluzione della vicenda, dai territori limitrofi sono partite rapide richieste alla Provincia per ottenere la struttura e soffiare così il Centro per l’impiego a Battipaglia. D’altra parte, tale organismo ha un considerevole peso politico e sociale, e vi accedono i cittadini residenti non solo a Battipaglia, ma nell’intero comprensorio dei Picentini, per un totale di circa 100mila utenti. Il primo a muoversi è stato Domenico Volpe, sindaco di Bellizzi, che ha ufficialmente messo a disposizione un immobile comunale per trasferirvi. La richiesta è stata presentata in Provincia non appena Volpe è venuto a conoscenza delle “censure” della commissione straordinaria sui costi della struttura. Martedì scorso, nel corso di una riunione a Palazzo Sant’Agostino (a cui la commissione straordinaria di Battipaglia non ha inteso partecipare, malgrado fosse parte in causa e sostanzialmente protagonista del diverbio), hanno fatto la loro parte anche altri Comuni dei Picentini.

In aperto contrasto rispetto all’offerta di Volpe, i sindaci Vito Sansone di Acerno, Gerardo Marotta di Giffoni Sei Casali, Paolo Russomando di Giffoni Valle Piana ed Egidio Rossomando di Montecorvino Rovella hanno sottoscritto un documento unitario in cui hanno proposto all’ente provinciale di trasferire il Centro per l’impiego nella frazione Macchia di Montecorvino Rovella, presso un immobile di proprietà del Comune.

«Se il sindaco Volpe vuole portare la struttura a Bellizzi, non capisco perché tutti dovremmo accodarci a lui – commenta Egidio Rossomando – anche a Montecorvino Rovella c’è un edificio idoneo che potrebbe benissimo ospitare il Centro per l’impiego. Si trova a Macchia e tale ipotesi di trasferimento è condivisa dai colleghi sindaci di Acerno e delle due Giffoni. Non siamo per le fughe in avanti di qualcuno, ma per la condivisione delle scelte».

Le parti ne discuteranno il 20 maggio, nel corso di un’altra riunione che si terrà presso la Provincia di Salerno.

Da parte sua, il Comune di Battipaglia provvederà a sgomberare gli uffici dello stadio “Pastena” – da un anno e mezzo occupati da famiglie disagiate – e magari reputerà adeguata la propria presenza all’incontro.

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