Stipendi dei politici, ok ai tagli per la crisi

Ridotte le indennità per il sindaco Santomauro, gli assessori e il presidente dell’assise cittadina

Costerà oltre 350mila euro nel 2013 il governo cittadino ai contribuenti battipagliesi. La crisi generale e quella del Comune si fanno sentire anche nelle tasche del sindaco Giovanni Santomauro, del vicesindaco, degli assessori e del presidente del consiglio comunale.

Le indennità del governo cittadino relative al 2013 saranno le medesime del 2012, con le riduzioni obbligatorie per legge a causa della condizione economice in cui versa l’ente.

Unico sorriso che persiste è la maggiorazione del 2% sulle indennità base, considerato che il Comune di Battipaglia è tra gli enti la cui spesa corrente pro-capite risultante dall’ultimo rendiconto approvato è superiore alla media regionale per fasce demografiche.

Non ricorrono tuttavia le condizioni per la maggiorazione del 3% sulle medesime indennità base, in quanto la percentuale di entrate proprie rispetto al totale delle entrate, risultante dall’ultimo conto del bilancio approvato, è inferiore alla media regionale per fasce demografiche.

Sussiste pure l’obbligo di ridurre del 10% le indennità di funzione spettanti al sindaco, al vicesindaco, agli assessori e al presidente del consiglio, come ha avuto modo di precisare la Corte dei Conti il 12 gennaio 2012, a causa delle condizioni finanziarie in cui versa il Comune. Non ci sono altre riduzioni da applicare poiché l’ente, come da monitoraggio effettuato lo scorso 31 gennaio dalla Corte dei Conti, risulta adempiente al patto di stabilità interno.

Per tale ragione, al sindaco Giovanni Santomauro spetteranno 3.792,86 euro al mese (l’indennità base è di 4.131,66 euro), al vicesindaco Vincenzo Tancredi 2.844,65 euro al mese (base 3.098,75 euro), agli assessori Paolo Cuozzo, Alfredo Liguori, Alessandro Grimaldi, Maurizio Mirra, Fausto Senatore, Liberato Pumpo, Umberto D’Andretta, Osvaldo Ferullo, Carmine Borrelli, e al presidente del consiglio comunale Ugo Tozzi 2.275,72 euro a testa (base 2.479 euro).

Una diminuzione sostanziale rispetto al 2011, quando il sindaco percepiva 3.904,42 euro al mese, il vicesindaco 2.928,31 euro, assessori e presidente del consiglio 2.602,95 euro. Ribassi dovuti ad una condizione economica dell’ente che è peggiorata rispetto al recente passato. Per effetto di tali calcoli, il governo cittadino costerà alle tasche dei contribuenti 29.394,71 euro al mese, 352.736,52 euro in tutto il 2013.

Francesco Piccolo

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