Stipendi d’oro all’Avvocatura Niente soldi per le cause perse

Sono 47 le cause con spese compensate che il Comune di Battipaglia ha vinto nel 2016. Il dato arriva dagli uffici dell’Avvocatura comunale. Nei giorni scorsi il dirigente del settore, Giuseppe Lullo, era finito nel mirino dell’opposizione per gli emolumenti considerati eccessivi. «È paradossale - aveva detto in consiglio comunale Gerardo Motta, capogruppo consiliare di Speranza per Battipaglia - che in una città dove non viene garantita nemmeno l’assistenza specializzata per i disabili nelle scuole, il dirigente dell’Avvocatura, in dieci anni, abbia guadagnato 1,2 milioni di euro: sono cifre da Superenalotto...». I legali del Comune, però, fanno sapere che gli emolumenti ottenuti sono conseguenza di cause vinte: “I dipendenti inquadrati come avvocati addetti al Servizio legale - recita l’articolo 13 del Regolamento sul funzionamento dell’Avvocatura che fu redatto nel 2006 dal commissario straordinario Pasquale Manzo - hanno diritto alle indennità accessorie costituite dai compensi professionali dovuti a seguito di sentenza favorevole all’ Ente in controversie giurisdizionali civili, amministrative e speciali». E vengono fuori anche alcuni dati relativi agli emolumenti liquidabili all’Avvocatura per processi vinti: in tribunale, in una causa il cui valore è compreso tra i 5mila e i 26mila euro, il compenso s’aggira intorno ai 3.200 euro, a fronte d’un compenso tabellare di oltre 2.700 euro e di un’ aggiunta del 15% di quella somma, che include le spese generali. Al Tar, invece, per una causa di valore indeterminabile e di complessità bassa, il compenso ammonta a poco più di 5mila euro. Dagli uffici trapela pure che Lullo non prende soldi su transazioni e cause perse. L’amministrazione, comunque, rivedrà il Regolamento.(c.l.)

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