Stipendi Cedisa, sbloccati i soldi

Il Tribunale: illegittimo il pignoramento delle rimesse effettuato da Equitalia

Il pignoramento delle rimesse provenienti dalla Regione Campania e destinate alle strutture sanitarie private, effettuato da Equitalia, è illegittima. A stabilirlo è stata la Corte d’Appello del Tribunale di Salerno, la cui sentenza era da tempo attesa dall’amministratore unico de “La Quiete” di Pellezzano e del “Cedisa” di Fratte, l’avvocato Leonardo Calabrese. Le due strutture sanitarie sono finite nel caos per la nota vicenda delle inadempienze retributive nei confronti dei propri dipendenti, che ormai vantano ben nove mensilità arretrate.

Supportato dalle pronunce giudiziarie, Calabrese spera di recuperare al più presto le somme che l’ente di riscossione avrebbe illegittimamente acquisito per soddisfare un credito di circa tre milioni di euro che l’erario vanta nei confronti dell’amministratore unico per presunte inadempienze fiscali. In riferimento a tale debito, Equitalia, lo scorso mese di ottobre si sarebbe appropriata, attraverso un pignoramento presso terzi, della somma di 1,25 milioni di euro derivanti da rimesse che la Regione eroga alle strutture sanitarie convenzionate. Soldi che sarebbero dovuti finire ai dipendenti e che, invece, sono stati intascati dall’ente di riscossione che vanterebbe un credito di ulteriori 1,25 milioni di euro. Sul punto, i legali di Calabrese avevano proposto ai Equitalia una transazione per ripianare il debito e lo stesso amministratore unico delle strutture sanitarie aveva incontrato, mercoledì scorso, i vertici della società di riscossione per individuare i termini dell’accordo. Nel frattempo, era stata anche presentata un’istanza al giudice dell’esecuzione per invalidare l’acquisizione delle somme da parte di Equitalia, ritenuta illegittima.

Sindacati e lavoratori sono alla finestra per assistere agli sviluppi della vicenda. Lunedì è previsto un vertice presso la sede del Cedisa a Fratte. Nel caso di ulteriori fumate nere per la corresponsione degli stipendi si andrà allo sciopero generale col blocco delle attività sanitarie erogate dai due centri.

Mario Rinaldi

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