CITTA' VIOLENTA

“Stese” e ritorsioni: gli esperti lavorano sulle due pistole

Verifiche in corso dopo i sequestri a Bianco jr e al minore. Mistero sugli spari contro il negozio in piazza XXIV Maggio

SALERNO - Il 38 e il 45: non è un ambo molto giocato che nell’ultima estrazione ha fatto la felicità degli appassionati del Lotto. Sono i numeri che indicano il calibro dnelle mani dei carabinieri delelle due pistole finite la Compagnia di Salerno, sequestrate ai giovani fermati lunedì notte dopo un inseguimento nel rione Petrosino. Il 38 e il 45: il primo calibro riguarda una pistola a tamburo Smith e Wesson trovata nell'abitazione di un 16enne che accompagnava in auto Roberto Bianco junior , l’ex rapper finito in carcere a Fuorni con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e possesso illegale di arma da fuoco.

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I militari agli ordini del maggiore Antonio Corvino e del capitano Manlio Malaspina da subito hanno trovato un’arma in possesso di Bianco junior: una Kimber calibro 45 che il 26enne salernitano aveva lanciato dal finestrino della sua auto, insieme a un caricatore, nel corso della fuga dai carabinieri e dopo aver tentato di speronare la gazzella dei militari che l'avevano notato in strada, nel cuore della notte e a poche ore di distanza dall’attentato verificatosi a piazza XXIV Maggio al panificio “Mulino Urbano”, la cui porta d'ingresso del laboratorio è stata attinta da quattro colpi di pistola. I bossoli ritrovati davanti al locale sono di calibro 45, proprio come quello della Kimber con matricola alterata (quella riportata sull’arma non è stata trovata nelle banche dati delle forze dell’ordine).

Corrispondenze che, dunque, hanno fatto scattare ulteriori accertamenti disposti dalla procura, guidata dal dottor Borrelli , che vanno ad aggiungersi a quelli sui quattro bossoli ritrovati alla scoperta del raid: resta in piedi, dunque, l’ipotesi tutta da verificare che i proiettili siano partiti dall’arma trovata nell’auto Bianco junior ma c’è da attendere ancora i risultati della perizia balistica che potrebbero confermare quest'ipotesi e, dunque, potrebbero aggravare la posizione del 26enne del rione Petrosino (al momento non c’è stata alcuna contestazione su quest’episodio). E gli stessi approfondimenti sono in corso anche sull’arma trovata poche ore dopo il fermo e l’arresto di Bianco junior nell’abitazione del 16enne che era con lui in auto, al momento solo indagato per possesso illegale ed esplosione di colpi da arma da fuoco, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale in concorso e la cui posizione è al vaglio della Procura per i minori: la pistola a tamburo aveva cinque proiettili nel caricatore di cui due esplosi. Era carica, dunque, ed era stata utilizzata in un tempo non troppo lontano a quello del ritrovamento.

Un’arma di calibro 38, dunque. Lo stesso della pistola che fu trovata lo scorso settembre in un’auto riferibile a Bianco sempre dai carabinieri della Compagnia di Salerno che in via Pironti, a pochi passi dal rione Petrosino dove abita l’ex rapper, rinvenirono due vetture - utilizzate da alcuni familiari del 26enne finito a Fuorni danneggiate nei finestrini dall'esplosione di alcuni colpi. Per l’ex rapper scattò una denuncia mentre anche quel “ferro” finì sotto sequestro. Insomma, i possibili collegamenti fra i ritrovamenti delle armi e alcuni episodi avvenuti negli ultimi mesi in città e ancora avvolti nel mistero ci sono. Restano tutti da verificare.

Approfondimenti che sono stati già avviati dalle forze dell’ordine visto che anche la polizia - ed in particolare gli agenti della Squadra Mobile è da tempo al lavoro per chiarire alcune “stese” avvenute sin dallo scorso anno in città, dalla zona orientale fino al centro, con l’ultima registratasi proprio nella notte fra sabato e domenica scorsi sempre nel rione Petrosino, a pochi giorni dall’accoltellamento di un pizzaiolo avvenuto in via Liguori, dove sono intervenuti i poliziotti in seguito alla segnalazione da parte dei residenti dell’esplosione di diversi colpi di pistola.

(al.mo.)