Stazioni della Circumvesuviana peggio di un campo di battaglia

Le due fermate di Scafati tra degrado e abbandono: i vandali le hanno da tempo devastate Il movimento dei viaggiatori chiede interventi urgenti anche sul fronte della sicurezza negli scali

SCAFATI. I pendolari tornano a chiedere maggiore sicurezza all’interno delle stazioni della Circumvesuviana, che, a Scafati, versano in condizioni di degrado e di abbandono tra immondizia, mura fatiscenti, illuminazione inadeguata, sale d’attesa ridotte a dimora di rifiuti.

Una situazione deplorevole che rende i luoghi poco sicuri. «La zona è soggetta ad ondate di vandalismo. Spesso malintenzionati si avvicinano a noi pendolari e sinceramente siamo stanchi».

Le stazioni ormai sono anche ricettacolo di senza tetto e meta di vagabondi e vandali, e sia la fermata di via Martiri d’Ungheria che quella in località San Pietro non si presentano idonee ad accogliere i cittadini.

La tratta ferroviaria, che collega Scafati con i paesi vesuviani ed è utilizzata da studenti e pendolari quotidianamente, rappresenta un brutto biglietto da visita per la città. Per questo motivo gli attivisti di Scafati in Movimento hanno deciso di denunciare il degrado, la mancanza di servizi ed altre problematiche che caratterizzano le stazioni, rivolgendosi al sindaco, Pasquale Aliberti, affinché prenda un impegno concreto e ponga in essere ogni iniziativa presso la Regione Campania e la dirigenza EAV per mettere fine ad una situazione insopportabile.

«Le due stazioni sono ormai ridotte a dimore per i senza tetto e a luogo di ritrovo per ubriachi e tossicodipendenti - sostengono - Totalmente abbandonate e in stato di degrado, le strutture di via Martiri D’Ungheria e di Via Alcide De Gasperi in zona San Pietro sono pericolose».

Sostengono ancora nella loro lunga e articolata nota: «Altro aspetto importante è quello relativo alla sicurezza. Le nostre stazioni sono in stato di degrado e abbandono; in qualsiasi ora del giorno sono completamente deserte in termini di sorveglianza. I cittadini che vi si recano in attesa dei treni, si fanno scudo l’un l’altro soprattutto quando il buio, nelle ore serali, rende il luogo pericoloso per i numerosi personaggi poco raccomandabili che si aggirano nei locali della stazione».

Di qui la richiesta di potenziare la sorveglianza attraverso agenti che impediscano l’uso sbagliato di questi spazi pubblici oltre ad aumentare l'illuminazione in tutta l’area e installare le telecamere di sorveglianza.

Parecchi sono stati gli episodi di vandalismo e rapine. Si tratta di un problema particolarmente sentito lungo tutta la tratta. Infatti non si contano gli episodi di aggressione che, molto spesso, vedono vittime proprio i ferrovieri.

Una situazione drammatica da tempo denunciata dai sindacati ma rispetto alla quale non stanno arrivando risposte concrete.

©RIPRODUZIONE RISERVATA