La Stazione Marittima di Salerno

SALERNO

Stazione marittima spogliata della bigliettera e trasformata in museo

Fino ad aprile i ticket per le isole e la costiera si acquistavano all’interno. Da maggio installato un container. La società: «Non è una nostra scelta»

SALERNO. È di sicuro lo spazio espositivo più visitato a Salerno. Perché la firma di Zaha Hadid richiama migliaia di visitatori, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. È un laboratorio culturale particolarmente effervescente, che alterna il vernissage di mostre a sfilate di moda, prestandosi come invidiabile set per spot pubblicitari di brand di lusso. Ma la Stazione marittima, almeno per il momento, ha dovuto rinunciare alla sua vocazione principale. Per tutto il mese di aprile, infatti, ha ospitato, com’era giusto che fosse, le biglietterie di Alicost e Libera navigazione del Golfo, le compagnie che con jet e motonavi accompagnano salernitani e turisti verso Capri, Ischia, Amalfi e Positano.

Da qualche giorno, invece, per fare i ticket per l’imbarco, bisogna recarsi presso un anonimo container, posizionato tra il bar e l’ostrica disegnata dall’architetto anglo-irachena. Perché? Al botteghino non forniscono alcuna risposta. Dalla Salerno Stazione marittima Spa fanno sapere che la scelta non è stata la loro e che a breve le biglietterie dovrebbero ritornare nella loro sede naturale, ossia all’interno della struttura.
Stando a indiscrezioni, dunque, la volontà di abbandonare temporaneamente quegli spazi sarebbe stata delle stesse compagnie, che stanno valutando l’ipotesi di consorziarsi e di creare dunque un unico soggetto della navigazione che dovrebbe poi fare il suo ingresso ufficiale in Stazione. I tempi non si conoscono, ma un dato è certo: entro ottobre il Genio civile dovrà avere nelle proprie disponibilità il piazzale dove è stato allestito il container, perché inizieranno i lavori per la ripavimentazione e l’inserimento di piccole aree di verde pubblico, nell’ambito di un più generale progetto di riqualificazione del molo Manfredi. Biglietterie a parte, a frenare ancora il core business della Stazione resta il problema del dragaggio dei fondali. «Attualmente possono attraccarvi navi fino a 6,90 metri, ma dopo i lavori potranno accedere imbarcazioni fino a 11 metri - spiega Orazio De Nigris, amministratore delegato della Salerno Stazione marittima spa - La settimana scorsa ho incontrato il ministro Delrio, il presidente della Regione De Luca e il presidente dell’Autorità di sistema Pietro Spirito per fare il punto su un intervento fondamentale per lo sviluppo della Stazione e per il rilancio economico di una città, dove la portualità è diventato il principale motore di crescita. Mi hanno assicurato che entro la fine di maggio sarà reso noto il cronoprogramma dei lavori che dovrebbero durare complessivamente nove mesi. I fondi sono stati già stanziati - ha continuato - Ora restano da affrontare i classici iter burocratici».
©RIPRODUZIONE RISERVATA