Stazione elettrica Terna Interpellanza a due ministri 

L’ha presentata il senatore Marinello, presidente della Commissione ambiente Si evidenziano presunti vizi nell’iter delle autorizzazioni e nei documenti

MONTESANO SULLA MARCELLANA . La vicenda della stazione elettrica Terna finisce ancora un volta sul tavolo dei ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico. Lo scorso 22 dicembre, infatti, il senatore Giuseppe Marinello, presidente della Commissione ambiente del Senato ha presentato una interpellanza nella quale, dopo aver sottolineato che, il progetto di realizzazione dell’opera «è stato oggetto - si legge nell’interpellanza - di atti di sindacato ispettivo presentati alla Camera dei Deputati, tutti ad oggi senza risposta», mette in evidenza dei presunti vizi nell’iter che ha portato ad autotorizzare la realizzazione dell’opera e nel documento ne elenca dieci.
Il senatore Marinello mette in evidenza che quella che era la sottostazione elettrica del parco eolico “Montesano-Casalbuono” nella Conferenza dei servizi del 24 febbraio 2010, si è trasformata in una mega stazione elettrica di “importanza strategica nazionale"”, che viene posta a 30 chilometri di distanza dal luogo del progetto iniziale presso il centro abitato di Montesano Scalo in un’area tra due fiumi sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico, per la quale non è mai stato rilasciato lo svincolo dalla Sovrintendenza di Salerno. Il senatore contesta anche il fatto che l’opera sia stata individuata come “strategica”. Ciò non è possibile «in quanto - si legge nell’interpellanza - non era presente nel Piano di sviluppo della rete di trasmissione nazionale (RTN); tale piano deve essere predisposto annualmente da Terna SpA e sottoposto all’approvazione del ministero dello sviluppo economico; i lavori per la costruzione della stazione elettrica sono iniziati nel 2011, mentre il predetto piano di sviluppo fu approvato solo nel 2012, quando i lavori nella piattaforma erano già in parte conclusi».
Tra le altre anomalie nell’iter autorizzativo viene inoltre contestata anche la mancata emissione della valutazione di impatto ambientale (VIA) da parte della Commissione ambientale della Regione Campania e inoltre che il progetto non è mai passato al vaglio del Consiglio comunale, non è stato sottoposto al parere della Commissione paesaggistica e viene presentato su mappe catastali vecchissime, dove sembrava non esservi presenza umana. Tutti i permessi acquisiti continuavano a riferirsi al 2008, ovvero alla prima Conferenza dei servizi (11 settembre 2008), prima del cambiamento totale del progetto e della sua delocalizzazione».
Attualmente, sono in atto 13 procedimenti contro Terna, proposti dal Comune e dal comitato civico “Nessun dorma” al quale ora si è affiancata anche la sezione di Italia Nostra del Cilento e della Lucania. Il senatore Marinello nella parte conclusiva dell’interpellanza chiede al ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare di rivedere il parere espresso in merito alla non assoggettabilità della valutazione di impatto ambientale per l’opera e al ministro dello sviluppo economico di procedere alla sospensione dell’iter autorizzativo del progetto viste le numerose anomalie nell’iter autorizzativo.
Erminio Cioffi
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