Stazione elettrica, sale la protesta «Pericolosa per la nostra salute»

Montesano sulla Marcellana, striscioni contro la costruzione. Cittadini informati durante una riunione Ricorso del Comune al Consiglio di Stato dopo il sì alla ripresa dei lavori. Affidato incarico a oncologo

MONTESANO SULLA MARCELLANA. Continua la mobilitazione dei cittadini di Montesano sulla Marcellana contro la possibile realizzazione da parte della società Terna di una sottostazione elettrica nella frazione Scalo. In molti punti del paese sono comparsi degli striscioni di protesta.

Mercoledì sera presso l’Hotel Venezuela si è tenuto un incontro pubblico organizzato dal comitato “No alla centrale elettrica” al quale hanno preso parte tantissimi cittadini, i consiglieri comunali ed altri amministratori. La situazione è particolarmente incandescente, gli abitanti della frazione Scalo (circa quattromila sono i residenti della zona) sono seriamente preoccupati per le ricadute negative sulla loro salute che si potrebbero avere con la presenza della sottostazione elettrica.

Nella frazione interessata dal progetto sono inoltre presenti quattro scuole (materna, elementare, media e l’Istituto tecnico per il Turismo). Il Comune ha annunciato di aver presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio che ha dato ragione alla Terna ed ha annullato gli atti di sospensione dei lavori e di demolizione emessi dall'U.t.c.

L'amministrazione comunale guidata da sindaco Dino Fiore ha dato incarico ad un gruppo di lavoro composto da medici oncologi e da ingegneri ambientali che presenteranno una relazione sui problemi alla salute che potrebbero essere causati dalle onde elettromagnetiche emesse dalla centrale. Nei giorni scorsi inoltre il gip del Tribunale di Sala Consilina con un provvedimento emesso con il parere contrario della Procura della Repubblica, ha ordinato al Corpo Forestale dello Stato di procedere al dissequestro del cantiere di Terna in località Tempa San Pietro di Montesano con contestuale messa a disposizione dell'area.

Il sequestro era stato disposto a novembre del 2011.

«Non abbassiamo la guardia – ha spiegato l’architetto Teresa Rotella a nome dell’intero comitato – e non abbiamo alcuna intenzione di darla vinta alla Terna perché qui c’è in gioco la nostra salute e quella dei nostri figli. Il fermento tra i nostri concittadini cresce di giorno in giorno e siamo certi che la protesta coinvolgerà anche tutti gli altri centri del Vallo di Diano».

Intanto venerdì prossimo alle 20.30 sempre presso l’hotel Venezuela si terrà un nuovo incontro del comitato al quale saranno invitati anche gli amministratori che hanno preceduto l'attuale primo cittadino Dino Fiore alla guida del paese. Sabato 16 marzo alle 10 è prevista una manifestazione di protesta nei pressi del cantiere di Terna, che vedrà la partecipazione di cittadini, studenti e amministratori di tutti i comuni del comprensorio.

Erminio Cioffi

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