Montesano sulla marcellana

Stazione elettrica, il caso arriva in Consiglio

La discussione si tiene domani alla presenza del comitato civico e delle associazioni locali

MONTESANO SULLA MARCELLANA. La decisione del Consiglio di Stato di respingere il ricorso presentato dall'amministrazione comunale contro la società Terna per l'annullamento dell'autorizzazione alla construzione di una sottostazione elettrica, non ha affatto spento le speranze dei cittadini di spuntarla contro il colosso energetico. La decisione dei giudici amministrativi di secondo grado è arrivata nella serata di martedì.

Ed è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno: infatti da qualche giorno in paese serpeggiava un cauto ottimismo tra i cittadini. In molti erano convinti che nessun giudice avrebbe mai autorizzato la costruzione della sottostazione elettrica in pieno centro cittadino.

Speranze che però sono state spente e ora si attende di leggere le motivazioni alla base della decisione dei giudici capitolini. Per questa sera intanto è stato convocato alle 19, nell’aula consiliare del Comune di Montesano sulla Marcellana, il consiglio comunale per discutere sulle strategie da adottare per impedire la realizzazione del progetto di Terna.

Il Consiglio vedrà la partecipazione oltre che di tutta l’amministrazione anche degli esponenti del Comitato “No alla centrale” e delle varie associazioni. Si discuterà anche della richiesta di autorizzazione per la ricerca di idrocarburi nel sottosuolo presentata da parte dell’Appennine Energy Spa.

«Dobbiamo combattere con tutte le nostre forze contro questo scempio – ha dichiarato il sindaco di Sassano, Tommaso Pellegrino – e dobbiamo essere tutti uniti perché questo non è soltanto un problema di Montesano sulla Marcellana, ma di tutto il Vallo di Diano. Nei pressi del cantiere dove dovrebbe sorgere la sottostazione elettrica vivono tantissime persone, ci sono scuole e negozi e non si può permettere che la salute delle persone possa essere messa a rischio perché i campi elettromagnetici è bene dirlo a chiare lettere sono dannosi per la salute. Noi non possiamo permettere che la salute della gente venga messa in pericolo».

Erminio Cioffi