Stazione di Terna Continua la guerra delle carte bollate 

Ricorso dei destinatari degli espropri a Montesano Una lettera ai ministeri dello Sviluppo e dell’Ambiente

MONTESANO SULLA MARCELLANA Continua la guerra a colpi di carta bollata che coinvolge da una parte Terna, la multinazionale dell’energia intenzionata a realizzare una stazione elettrica nella frazione Scalo e dall’altra circa 30 cittadini che potrebbero subire l’esproprio di terreni di loro proprietà. I destinatari dell’avviso di esproprio hanno deciso di fare fronte comune e si sono rivolti all’avvocato Monica Vassallo, che nei giorni scorsi ha inviato al ministero dello sviluppo economico e al ministero dell’ambiente una relazione con le ragioni per cui ci si oppone all’esproprio.. Tra le proprietà da espropriare c’è anche quella di una realtà industriale, che da circa 40 anni fornisce lavoro a centinaia di persone. «La realizzazione del progetto della società Terna, così come candidato e dove autorizzato - ha spiegato l’avvocato Vassallo - comporterebbe lo smembramento aziendale, con conseguente chiusura di un intero ramo produttivo, con prevedibili perdite di valore sia in termini economici per le attività ivi svolte sia per il numero di lavoratori che inevitabilmente subirebbero il licenziamento. Terna non ha valutato che si tratta di una Zona E2 (Zona agricola), sottoposta a vincolo paesaggistico, a vincolo di rispetto fluviale (fiume Imperatore) e, soprattutto, di area fortemente antropizzata e attraversata interamente da abitazioni e da aziende agricole di pregio, di proprietà degli odierni opponenti e dei loro nuclei familiari, costituiti in prevalenza da bambini e da giovani».
Nelle osservazioni si mette in evidenza come i nuovi elettrodotti aerei e la stazione elettrica, sarebbero stati collocati «in modo disorganico e fortemente impattante sul territorio - scrive il legale - in un’area popolata, a pochi metri dalle abitazioni dei proprietari».
Viene contestato anche il fattore rumore che secondo Terna «ha un livello modesto e l’intensità massima è legata a cattive condizioni meteorologiche (vento forte e pioggia battente) alle quali corrispondono una minore propensione della popolazione alla vita all’aperto». Per l’avvocato Vassallo la posizione di terna «appare del tutto ridicola e lesiva della dignità umana – si legge nel documento di opposizione - minimizzare la notoria rumorosità dell’elettrodotto con la segregazione della popolazione tra le pareti domestiche, a causa delle avverse condizioni climatiche. Non si comprende quale sia la relazione tra situazione meteo e chiusura tra le pareti domestiche. Se tale relazione fosse vera, la popolazione di Montesano, vivendo in un’area ad elevata piovosità e interessata da forte vento, non dovrebbe mai uscire di casa, neanche per lavorare e per andare a scuola e non avrebbe una vita sociale».
Sulla vicenda Terna attraverso un comunicato stampa ha fatto sapere di essere disponibile a valutare la fattibilità di altre soluzioni ingegneristiche e tecnologiche ulteriormente migliorative rispetto al progetto originario e a confrontarsi con l’amministrazione comunale. Il tema degli espropri, pertanto, non è al momento all’ordine del giorno.
Erminio Cioffi
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