Stazione alimentare, a rischio cento posti

Angri: il centro di sperimentazione sulla Statale sta per essere ceduto a una fondazione privata

ANGRI. Da centro di eccellenza statale a fondazione di diritto privato. È questo il destino che attende i dipendenti della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari, SSICA, il fiore all’occhiello nella ricerca sull’agroalimentare con sede ad Angri. Un polo di alta qualità che passerà in mano ai privati con l’ufficializzazione della trasformazione in fondazione. Una scelta che fa discutere e preoccupa i lavoratori.

SSICA nasce nel 1992 per promuove l’industria conserviera italiana attraverso attività di ricerca, consulenza e formazione. Un ente pubblico che si sostiene grazie al contributo delle tremila aziende del settore, obbligate dallo Stato a versare le somme necessarie al sostentamento dell’ente.

Due sole sedi: la centrale a Parma e la filiale di Angri; ed è stata proprio la Camera di Commercio della città emiliana a decidere il passaggio ai privati. Sul piede di guerra i cento dipendenti, molti dei quali nello stabilimento campano. Una fondazione privata rende volontario il versamento dei contributi da parte delle aziende, causando così difficoltà finanziarie e la perdita consistente di posti di lavoro. È per questo motivo che il personale ha proclamato lo stato di agitazione. Un gesto che vuole mettere in guardia dai pericoli di un nuovo cambio gestionale. SSICA, in origine ente nazionale autonomo, già nel 2010 fu affiliata alla Camera di Commercio, diventando azienda speciale territoriale.

Adesso la nuova trasformazione rischia di lasciare uno dei centri di ricerca più importanti di Italia in balia della volontà di qualche benefattore. «Non ci sarà più certezza sulle risorse destinate alla ricerca - afferma Andrea Lo Voi, delegato CGIL nella filiale angrese - SSICA è un patrimonio per tutti ma così si corre il rischio di disperdere altissime professionalità. Non si può smantellare un istituto di eccellenza come un ferro vecchio». Una battaglia che tutte le sigle stanno conducendo a braccetto.

Per alcuni l’operazione sarebbe utile ad Andrea Zanlari, attuale Presidente della Camera di Commercio parmense, che dovrebbe diventare direttore della neonata fondazione. SSICA si colloca fra le più importanti istituzioni di ricerca nel settore in Europa e appare dunque paradossale che, nel Paese in cui si è tenuto l’Expo sui temi del cibo e della nutrizione, possa essere messo seriamente a rischio lo svolgimento futuro delle sue attività.

Federico Esposito

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