«Stava bene, solo quella depressione»

Amici e parenti sotto choc. Il ricovero volontario dell’ex cestista poi la tragedia

AGROPOLI. Carlo Vitolo era ricoverato da alcuni giorni al presidio pollese per un forte esaurimento nervoso. Dopo qualche opposizione iniziale, il giovane, nei giorni scorsi, ha acconsentito al ricovero per alleviare e curare i malesseri che lo affliggevano. Ieri mattina la tragica notizia: secondo quanto avrebbero riferito i medici il 40enne si era alzato, intorno alle 7, forse per andare in bagno, ed è caduto al suolo esanime. Intervenuti i medici nella sua stanza, hanno tentato le manovre per salvarlo ma ogni loro tentativo è risultato vano. Non si conoscono ancora le cause del decesso, ma i familiari vogliono si faccia chiarezza.

La notizia della sua morte è stato un fulmine a ciel sereno per chi lo conosceva «perché - racconta un suo conoscente - stava bene, non aveva particolari problemi di salute, al di là di qualche malessere al livello psichico». Era uno sportivo Vitolo: gli amici, sotto choc per la notizia, infatti, lo ricordano quando giocava a basket in una squadra di Agropoli. E proprio perché il 40enne non soffriva di patologie cardiache o di altro genere, a livello fisico, appare ancor più anomalo che il decesso si sia consumato con le modalità descritte dai sanitari del presidio. Pare sia stato chiesto l’intervento di un medico legale da parte del medico che aveva in cura il 40enne, per una perizia, e lo stesso si sia rifiutato di effettuarla.

Tutti avvenimenti che hanno spinto i familiari a sporgere denuncia. Il magistrato di turno presso la procura di Lagonegro ha disposto il sequestro della salma e il trasferimento della stessa all’ospedale di Polla. Qui nelle prossime ore potrebbe essere disposta l’autopsia. Questa dovrà fare chiarezza sulle cause della morte per comprendere se sia avvenuto per cause naturali o se magari i farmaci somministrati al paziente abbiano potuto in qualche modo essere una concausa del decesso.(a.p.)