Pica (pd)

«Stato di crisi industriale Velocizzare le procedure»

Dopo la lettera del commissario straordinario Mario Rosario Ruffo per il riconoscimento della città di Battipaglia come area industriale di crisi, si muove anche il consigliere regionale Donato Pica....

Dopo la lettera del commissario straordinario Mario Rosario Ruffo per il riconoscimento della città di Battipaglia come area industriale di crisi, si muove anche il consigliere regionale Donato Pica. L’esponente salernitano del Pd ha presentato una interrogazione per chiedere un intervento diretto da parte della giunta regionale al fine di velocizzare tale riconoscimento. Soprattutto prendendo in considerazione il dramma che stanno vivendo il gruppo Paif ed i relativi dipendenti. «La giunta regionale valuti l’opportunità di avviare le procedure per il riconoscimento del Comune di Battipaglia e della Piana del Sele quali aree industriali di crisi - ha detto Pica - La grave situazione di crisi verificatasi presso gli stabilimenti Paif e Termopaif di Battipaglia avrà gravi ripercussioni sociali e 120 lavoratori saranno collocati in mobilità o cassa integrazione». Il consigliere regionale ha inviato tale interrogazione agli assessori regionali al Lavoro e alle Attività Produttive Severino Nappi e Fulvio Martusciello.

Il commissario Ruffo, su sollecitazione del locale circolo Pd, attraverso una nota indirizzata al presidente del Consiglio, al ministro dello Sviluppo Economico, al presidente della giunta regionale, al presidente della Provincia ed al Prefetto di Salerno, ha già evidenziato la grave situazione di crisi occupazionale verificatasi presso gli stabilimenti Paif e Termopaif di Battipaglia dopo il rigetto del concordato e del piano industriale. «Ritengo doverosa - continua Pica - l’istituzione di un tavolo di trattativa per verificare le possibili soluzioni in ordine alle difficoltà dell’intero distretto industriale di Battipaglia. La crisi economica continua a mietere vittime e occorre mettere in campo un serio piano industriale per rilanciare l’intero tessuto produttivo della Piana del Sele».(f.p.)