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Statale “impraticabile”, appello a Caldoro

AMALFI. Le strade della Costiera sono un colabrodo ma nessuno sembra occuparsene. Sia la Statale amalfitana che le strade secondarie, di competenza provinciale, infatti, sono in condizioni pietose,...

AMALFI. Le strade della Costiera sono un colabrodo ma nessuno sembra occuparsene. Sia la Statale amalfitana che le strade secondarie, di competenza provinciale, infatti, sono in condizioni pietose, tant’è che il comprensorio è praticamente “separato in casa”: la 163 è interdetta al traffico, dal 14 gennaio scorso, al confine tra Amalfi e Conca dei Marini, a causa di una frana. In questo caso, gli enti si palleggiano le responsabilità e dopo la bonifica del costone, di proprietà privata, sembra essere calato il silenzio, mentre i disagi dei pendolari. Perciò i sindaci di Positano e Praiano, Michele De Lucia e Giovanni Di Martino, hanno chiesto e ottenuto un incontro in Prefettura, che si terrà domani, per trovare una soluzione. Ma c’è un altro caso che fa gridare allo scandalo: la chiusura della Provinciale 1, che unisce Tramonti a Ravello, off limit da oltre un anno per il pericolo di colate di fango. Anche in questo caso non si sta facendo nulla, in quanto si transita normalmente malgrado il divieto, tant’è che i comuni di Ravello e Tramonti, la scorsa estate, hanno istituito pure un trasporto interno utilizzando la strada ufficialmente non praticabile. Ma problemi ce ne sono lungo tutto il tratto Maiori-Chiunzi-Corbara, abbandonato a se stesso, al punto che il sindaco di Tramonti, Antonio Giordano, ha scritto una lettera-denuncia, chiedendo interventi per «una situazione non più tollerabile e giustificabile». E a invocarli è pure Salvatore Gagliano, consigliere comunale a Salerno (Fi), che ha interessato il governatore Caldoro affinché «affronti e risolva i problemi, vista l’assenza totale di altre istituzioni che pur dovrebbero essere vigili su una realtà importante come quella della Costa d’Amalfi».

Gaetano de Stefano