Statale amalfitana, si mobilitano i sindaci

Incontro per i disagi. Stato di agitazione dei commercianti mentre Cirielli attacca De Luca

AMALFI. Un incontro alla sede Anas a Napoli, per sollecitare l’apertura della Statale amalfitana, interdetta alla circolazione veicolare dal 14 gennaio scorso, al chilometro 26,500, proprio al confine tra Amalfi e Conca dei Marini, a causa di un movimento franoso. Dopo la fumata nera di lunedì scorso, infatti, gli animi sono esacerbati e c’è pure chi preannunzia anche clamorose forme di protesta.

Perciò i sindaci di Positano, Praiano, Amalfi e Conca dei Marini (Michele De Lucia, Giovanni Di Martino, Alfonso Del Pizzo e Gaetano Frate) hanno trascorso l’intera giornata di ieri per cercare di trovare una soluzione e consentire una rapida riapertura dell’Amalfitana. «Noi proponiamo – evidenza Di Martino – di intervenire in due fasi: la prima dovrebbe riguardare l’eliminazione dei pericoli, in modo tale da permettere in pochi giorni il transito, mentre con la seconda si dovrebbe mettere in sicurezza il costone franato, attraverso interventi strutturali, come l’apposizione delle reti paramassi».

Soluzioni che appaiono percorribili, a meno che non si continui a gestire la situazione con il solito menefreghismo e con lo scarico delle responsabilità, come si è fatto finora. Anche perché i cittadini di Praiano e Positano sono al limite della sopportazione, costretti a veri tour de force per fare pochi chilometri e raggiungere scuole, uffici e ospedale. Tant’è che ieri mattina il sindaco della “città verticale”, De Lucia, ha raccolto le istanze dei genitori di Positano, i cui figli da circa un mese stanno facendo enormi sacrifici per giungere in orario nelle scuole di Amalfi, Minori e Maiori.

E a protestare sono anche i commercianti della Divina che aderiscono alla Cidec, che hanno proclamato lo stato di agitazione. «Il perdurare della chiusura della 163 – evidenzia il delegato dell’associazione, Franco Florio - sta causando danni incalcolabili alle nostre aziende, già in seria sofferenza a seguito dell’attuale recessione, tant’è che abbiamo dovuto registrare, nelle ultime ore, anche la chiusura definitiva di alcune attività».

Punta il dito contro il viceministro alle infrastrutture Vincenzo De Luca, invece, l’ex presidente della Provincia, Edmondo Cirielli. «De Luca – evidenzia – oltre che occuparsi della metropolitana di Salerno dovrebbe interessarsi anche del resto della provincia in relazione alle competenze del ministero di cui fa parte, a cominciare dall’importantissima Statale amalfitana, ancora chiusa per inadempienze proprio del governo».

Gaetano de Stefano

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